editoriali

Dalle elezioni alle mobilitazioni 2

di Roberto
Morea

Sono ancora in ballo alcuni ballottaggi per eleggere i sindaci di grandi città, ad esempio a Roma il candidato di Fratelli d’Italia MIchetti si confronta con l’esponente del centro sinistra Gualtieri.

Ho già detto qui il perché della mia scelta personale di non sostenere chi ha appoggiato la feroce campagna contro la Grecia di Alexis Tsipras, e mi fa specie che chi ha votato per l’Altra Europa con Tsipras, possa ora “dimenticare” il ruolo avuto da Gualtieri in quei drammatici giorni. Una rimozione che accompagna la questione della soggettività autonoma della Sinistra nel nostro paese a cui credo fermamente così come alla dimensione europea della scelta di campo.

Ma allora, si dirà, sottovaluto il pericolo fascista che proprio in questi giorni ha palesato la sua virulenza. Come capite bene sono pienamente consapevole e sono a fianco ai compagni della CGIL, con cui tra l’altro stiamo portando avanti la campagna per la moratoria sui brevetti. La lunga marcia di sdoganamento dei fascisti del resto è nei fatti resa possibile proprio dalle forze social democratiche europee, che abbandonato ogni appiglio ideale alla tradizione socialista si sono fatti campioni del liberismo, fino a votare nel parlamento europeo, una immonda comparazione del nazismo e del comunismo.

Del resto la favola del nemico alle porte va avanti ormai stancamente da 30 anni. Iniziato con l’anti Berlusconismo si è ripetuto fino all’anti Salvinismo nei giorni del Papete. Per poi scoprire che in fondo ci si può stare anche insieme al governo.

Quindi, proprio perché sono tremendamente preoccupato del “piano di rinascita” fascista, credo che vada creata una forza capace di contrastarla offrendo una visione alternativa di società e misure concrete in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutto questo al lupo al lupo non è stato altro che un richiamo all’obbedienza e all’accettazione della sconfitta culturale della Sinistra, e penso che il grande astensionismo sia dovuto in gran misura proprio da questo.

Esistono però anche segnali di ripresa a cui dobbiamo guardare. La rete Move up che abbiamo promosso con tante realtà internazionali e territoriali, con cui abbiamo creato momenti di mobilitazione contro il g20 in Italia a Roma a Venezia, a Potenza, a Catania a Napoli. La mobilitazione dei lavoratori della GKN a Firenze intorno a cui si è raccolta una grande partecipazione, la piazza promossa dall’assemblea della magnolia che ha visto tante donne raccogliersi intorno ai temi femministi, le mobilitazioni per il clima a Milano dove un centinaio di migliaia di giovani hanno dimostrato contro questo modello di sviluppo verniciato di verde. Lo sciopero generale indetto dai sindacati di base.

Tutto questo esiste e, anche se giornali e tv cercano di oscurare o minimizzare questo conflitto sociale proponendo solo lo scontro tra no e pro vaccini, abbiamo il compito di sostenere queste lotte.

Per questo il 28 ottobre presenteremo, con la rete Move Up, la proposta di lavorare ad un’Altra Agenda Globale. Lo faremo in una assemblea internazionale on line con esponenti di movimenti e intellettuali, proprio nei giorni della chiusura del G20 in Italia. Per finire il 30 ottobre quando ad accompagnare la presenza dei grandi della terra a Roma, ci saranno proprio quelle lotte e quelle mobilitazioni che stanno attraversando il paese, con una manifestazione che le vedrà unite, contro le scelte dei grandi della terra in termini di giustizia climatica, ambientale e sociale.

qui il link per partecipare alla assemblea on line e seguire l’incontro in inglese e francese

 

Roberto Morea

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1 Commento. Nuovo commento

  • Giovanni Levi
    13/10/2021 18:07

    Mi pare assurdo non scegliere il meno peggio dato il pericolo di una vittoria di una destra molto vicina al fascismo. E’ il difetto consueto di una sinistra incapace. Semmai dovremmo rafforzare LEU e smettere di buttare al vento molti, ma di fatto pochi, voti che debbono sasper vedere il positivo di un’affermazione di un centrosinistra che ha forse la possibilità di evitare una vittoria del centrodestra molto pericolosa e che, se perde, diminuisce la sua forza attuale.Poi vedremo come rafforzare le posizioni di vera sinistra.

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