rappresentano due strumenti fondamentali delle forze dell’ordine in servizio repressivo. Dovrebbe essere presente anche un codice identificativo personale, ma questo ancora manca; ancora peggio, nella rincorsa al populismo corporativo assistiamo preoccupati alla intenzione di introdurre attraverso il famigerato decreto sicurezza anche uno “scudo legale” agli operatori dell’ordine pubblico. Questa misura è inaccettabile da ogni punto di vista e a essa dedichiamo le immagini di oggi, tratte dalle recenti manifestazioni in Italia che hanno visto interventi repressivi sproporzionati e talvolta aberranti rispetto alle finalità istituzionali.
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