Il 6 luglio 2018 la Commissione europea ha approvato 3 nuovi programmi relativi alla migrazione nell’Africa settentrionale per un totale di oltre 90 milioni di euro.
I nuovi programmi fanno parte del Fondo fiduciario di emergenza dell’UE per l’Africa e “aumenteranno l’assistenza dell’UE ai rifugiati e ai migranti vulnerabili e miglioreranno la capacità dei paesi partner di gestire meglio le loro frontiere.”
- Si tratta del programma per la gestione delle frontiere per la regione del Maghreb, con una dotazione di 55 milioni di €, con cuil’Unione europea sosterrà gli sforzi delle istituzioni nazionali del Marocco e della Tunisia volti a ridurre le perdite di vite umane in mare, migliorare la gestione delle frontiere marittime e combattere i trafficanti che operano nella regione. Il programma, sarà attuato dal ministero dell’Interno italiano, di concerto con il Centro internazionale per lo sviluppo delle politiche migratorie (ICMPD.
- Inoltre, l’UE rafforza il sostegno alla “protezione dei rifugiati e dei migranti in Libia presso i punti di sbarco, nei centri di trattenimento, nelle aree desertiche isolate nel sud del paese e negli ambienti urbani”. Il programma si chiama “Approccio integrato alla protezione e all’assistenza emergenziale ai migranti vulnerabili e rimasti bloccati in Libia”, ha un valore di 29 milioni di € e sarà attuato in collaborazione con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) e l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Promuoverà anche le “iniziative volte a sviluppare le opportunità economiche per i migranti nel mercato del lavoro interno, insieme con il ministero del Lavoro libico”.
- Altri 6,5 milioni di € vengono destinati dalla UE per sostenere la strategia nazionale marocchina sulla migrazione del 2014. L’obiettivo è quello di facilitare l’accesso ai servizi essenziali per i migranti vulnerabili e migliorare le capacità delle associazioni e delle organizzazioni locali di erogare effettivamente tali servizi.
Il Fondo fiduciario di emergenza dell’UE per l’Africa è stato istituito nel 2015 per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare e dei trasferimenti forzati. Il bilancio stanziato finora ammonta a 3,43 miliardi di € provenienti dall’UE, dai suoi Stati membri e da altri donatori. Finora sono stati approvati 164 programmi nelle 3 regioni (Africa settentrionale, regione del Sahel/Lago Ciad e Corno d’Africa) per un totale di circa 3,06 miliardi di €.
Il comunicato stampa è consultabile qui.