La seconda edizione del premio Daphne Caruana Galizia, organizzato dal gruppo parlamentare europeo GUE/NGL, è stato vinto da Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, recentemente imprigionato a Londra per essere estradato negli Stati Uniti e – a pari merito – da Jasmine Motarjemi, ex dirigente della multinazionale Nestlè, che ha denunciato gravi deficienze nella sicurezza alimentare della Nestlè e che ha pagato con gravi conseguenze professionali e legali, e da Rui Pinto, whistleblower dello scandalo FootballLeaks (corruzioni e frodi nel mondo del calcio) e che ora si trova in attesa del processo.
Il premio è riservato a giornalisti, difensori del diritto all’informazione e whistleblower, cioè a coloro che denunciano pubblicamente o riferiscano alle autorità attività illecite o fraudolente all’interno del governo, di organizzazioni pubbliche o private o di aziende. Il premio è dedicato alla memoria della giornalista maltese assassinata il 16 ottobre 2017 a causa delle sue inchieste e ha per titolo “La verità conta”.
Le candidature al premio sono state le seguenti:
• Julian Assange, fondatore di WikiLeaks recentemente arrestato nel Regno Unito
• Katya Mateva, whistleblower sulla truffa del Golden Visa del Ministero della Giustizia bulgaro
• Yasmine Motarjemi, ex vicepresidente e whistleblower della Nestlé in materia di sicurezza alimentare
• Rui Pinto, sostenitore di Football Leaks in attesa di processo in Portogallo
• Luis Gonzalo Segura, scrittore e whistleblower sulla corruzione e l’ingiustizia nell’esercito spagnolo
• Howard Wilkinson, whistleblower della Danske Bank.
Mentre Assange e altr@ vengono premiat@ per il loro impegno verso la verità, in Italia il sottosegretario all’Editoria Vito Crimi abbatte una scure su Radio Radicale, il manifesto, Avvenire, Italia Oggi, il Foglio, Libero e una lunga serie di giornali cooperativi locali.
Giuseppe Giulietti, presidente nazionale della Fnsi, rileva che il taglio effettuato “lede, ferisce e umilia l’articolo 21 della Costituzione”. Si tratta peraltro di un taglio mirato perché – parola di Crimi- “per l’80% delle imprese che avevano un contributo pubblico non ci sarà alcun taglio.”
In difesa di Radio Radicale, “organo della Lista Marco Pannella”, a Roma si terrà una maratona oratoria domenica 21 aprile dalle 11 alle 13 in piazza Madonna di Loreto.