L’alternativa da Sud: perché il Meridione non sia più terra di conquista e sfruttamento.
Incontro con:
Paola Nugnes, Senatrice; Simona Suriano, Parlamentare, Capogruppo Manifesta; Loredana Marino, Natale Cuccurese. Modera Roberto Morea
Come Laboratorio per la riscossa del Sud, in collaborazione con la rivista Left e Transform Italia, crediamo che la fase storica attuale per il Mezzogiorno sia particolarmente delicata. Il Sud si dibatte fra Autonomia differenziata e destinazione dei fondi del Pnrr e appare ancora una volta come una colonia depredata ed abbandonata. Terra di conquista, di sfruttamento ed abbandono, dal 1861 vive una condizione che ne ha determinato nel corso dei secoli, nel senso comune, la convinzione di una zavorra per lo sviluppo del Paese, condizionandone da un lato un approccio antropologico della popolazione nella gestione del territorio e del quotidiano ma dall’altro la messa in discussione di uno stato di accettazione che ha dato vita a focolai di lotta e di conquista. I nostri territori sono stati luoghi di rivolte contadine, dei movimenti di occupazione delle terre, di movimenti per il salario, per il diritto al lavoro e alla casa, di movimenti femministi, delle conflittualità urbane lungo tutto il Novecento. Tutte rivoluzioni tradite, tutte “Rivoluzioni (sfruttate a favore) del ricco” così come bollate da Salvemini. Un lento trascinarsi che, come ben delineato da Antonio Gramsci hanno portato alla nascita e all’incancrenirsi della “Questione meridionale”, fino all’attuale degenerazione in dispregio degli articoli della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.
Al fine di invertire la prospettiva geografica stiamo già lavorando da più di due anni. Da tutto questo lavoro sono nati sia documenti come la Carta dei diritti del Sud, lettere aperte ai deputati meridionali, al ministro del Sud, sia con incontri sui territori, fin quando è stato possibile vista l’emergenza in cui ci troviamo tutti a vivere ed operare, e poi con tanti incontri in diretta on-line.
La nostra idea è che il Sud alla fine dell’attuale commedia politica, gestita dal governo più antimeridionale e classista della storia della Repubblica, ben supportato nell’inganno da politici del Sud evidentemente interessati al mantenimento dello status quo, si ritroverà, se va bene e come sempre, con un’elemosina per quanto riguarda il Pnrr e con l’Autonomia differenziata in dirittura d’arrivo. Data la situazione drammatica in cui versa la democrazia nel nostro Paese, è facile capire come la balcanizzazione del Paese, prevista da molti osservatori, sia dietro l’angolo se non si interviene rapidamente per eliminare le sempre più insopportabili differenze ed iniquità territoriali.
Per cui a nostro avviso è ora di dare una “scossa” e una degna rappresentanza politica al Sud!
Per cui a nostro avviso è ora di dare una “scossa” e una degna rappresentanza politica al Sud!