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La Svizzera vuole consegnare un giornalista curdo a Erdogan

Riceviamo tramite labottegadelbarbieri.org e rilanciamo –

Ahmed Azad Cağdan, un giornalista curdo perseguitato in Turchia, è stato arrestato in Svizzera e rischia l’estradizione

Dopo il caso di pochi mesi fa, che ha coinvolto il giornalista e traduttore tedesco di origine curda Devrim Akgadag arrestato ad agosto in Sardegna (Del caso Devrim si è parlato più volte in Bottega, cfr: devrim è libero) arriva notizia di un altro caso di persecuzione di giornalisti curdi, o di origine curda, in cui Paesi europei rischiano di rendersi complici del regime  dittatoriale di Erdogan.

Riprendiamo la notizia resa pubblica su alcune pagine social del blog svizzero Jugendinfo*    https://jugendinfo.blog/

http://instagram.com/_jugendinfo    

La Svizzera vuole espellere un giornalista curdo – da @Jugendinfo

Il giornalista curdo Ahmed Azad Cağdan è stato arrestato ieri sera in Svizzera ed è attualmente detenuto in attesa di espulsione.

La Svizzera vuole deportarlo in Turchia, anche se ha presentato domanda di asilo.

È fuggito dalla Turchia a causa di persecuzioni da parte dello Stato.

Se verrà espulso, rischia di essere nuovamente perseguitato e incarcerato.

La situazione della libertà di stampa in Turchia è estremamente precaria. Reporter Senza Frontiere classifica lo Stato della NATO al 165° posto su 180.

L’Associazione dei giornalisti del Tigri-Eufrate ha attualmente 64 professionisti dei media in carcere.

I centri stampa vengono ripetutamente razziati.

La stampa curda e di sinistra, considerata l’ultimo bastione del giornalismo libero in Turchia, è particolarmente colpita dalla repressione.

All’ultimo momento, dopo il presunto tentativo di colpo di Stato del 2016, la maggior parte della stampa è stata subordinata al governo.

 

 

* “JugendInfo è un progetto mediatico di e per i giovani, che da settembre 2022 non ha solo lo scopo di fornire ai giovani una panoramica dell’attualità, ma anche di evidenziare l’importanza della loro posizione. Come giovani, non siamo solo oggetto della politica, manodopera a basso costo o pedine sulla scacchiera di vari attori imperialisti. Siamo qui e abbiamo dei sogni, abbiamo una volontà e quello che vogliamo è la libertà. Informazioni aggiornate sulle lotte dei giovani in tutto il mondo e sulla memoria dei giovani in rivolta.

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