Quali problemi abbiamo di fronte?
• Dar da mangiare a oltre 10 miliardi di persone (2050)
• Preservare la salute umana
• Preservare l’ambiente e, in particolare, la biodiversità e la qualità/fertilità dei suoli
• Garantire equità e giustizia sociale.
Qualche tempo fa la FAO disse che per il 2050 servono 1 miliardo di tonnellate di cereali e 200 milione di tonnellate di carne in più. È proprio così?
Oggi al mondo ci sono circa 850 milioni di persone denutrite, mentre circa 2 miliardi di persone hanno problemi di obesità (la maggioranza di questi sono poveri dei Paesi ricchi) e circa un terzo del cibo globale viene sprecato (prima o dopo essere arrivato alla tavola).
La produzione di cibo è responsabile del 30% delle emissioni di gas climalteranti, utilizza il 40% della terra e consuma il 70% dell’acqua dolce.
Nel prossimo decennio una decina di città (dell’Asia e dell’Africa) si aggiungeranno alle megalopoli oggi esistenti, soprattutto a causa dell’emigrazione dalle campagne.
La qualità dei suoli è in peggioramento, mettendone in discussione la produttività.
Oggi, si discute di una agricoltura più moderna, più conservativa, di che si tratta? Di una agricoltura più industrializzata? Più tecnologica? Più naturale?
Insomma quale agricoltura per dare risposte a problemi che abbiamo di fronte?
Su questi temi, oggi, sembra essersi aperto uno scontro più aspro che nel passato, in particolare sembra emergere una posizione che tende a bloccare l’agricoltura biologica a un settore nicchia, quando va bene descrivendola come una pratica apprezzabile, ma troppo cara ed inefficiente, quando va male come una pratica esoterica.
Cominciamo ad approfondire il significato di tutto ciò.
La questione agricola
La questione agricola. Quali problemi abbiamo di fronte?* Dar da mangiare a oltre 10 miliardi di persone (2050)* Preservare la salute umana* Preservare l’amb…
Partecipanti:
• Giuseppe Romano, presidente dell’Associazione Italiana di Agricoltura Biologica – AIAB, agronomo ed esperto del sistema dei controlli in agricoltura biologica
• Mauro Gamboni, ricercatore in Agricoltura Sostenibile, con esperienza lavorativa in ENEA e CNR.
• Fabio Brescacin, presidente del Gruppo EcorNaturaSì, nato nel 2009 dalla fusione di Ecor, il maggior distributore all’ingrosso italiano di prodotti biologici e biodinamici, e NaturaSì, il marchio dei supermercati bio;
• Giovanni Battista Girolomoni, Gino Girolomoni Cooperativa Agricola di Isola del Piano (PU), una delle realtà storiche dell’agricoltura biologica italiana
Per la redazione di Transform! Italia:
• Riccardo Rifici, esperto di sostenibilità ambientale
• Alessandro Scassellati Sforzolini, ricercatore sociale