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L’ultima volta di Ursula?

RoMu

Lo scorso anno, in piena sbornia guerresca, citò come esempio della lotta contro il nazismo la Regina Elisabetta e ignorò Gorbaciov da poco scomparso.

Quest’anno, per il discorso sulla stato dell’Unione che ha fatto al Parlamento Europeo, il suo focus è l’inchiesta antidumping sulle auto elettriche cinesi. Ursula Von der Leyen pensa forse così di portarsi avanti nel lavoro della nuova guerra globale orwelliana. Solo che detta da una che ha praticamente gestito in forma monopolistica e con accordi segretati i contratti con le multinazionali per i vaccini di cui ancora non sappiamo un reale rendiconto (quante dosi “rimaste”?) e le reali prospettive (prezzi e usi adesso) la cosa fa un po’ ridere i polli. O meglio piangere gli europei. Alle prese con recessione e inflazione. Che lei vede, l’inflazione, parzialmente sotto controllo (come si controlla un’inflazione da guerra e profitti la signora non lo dice). Per la recessione affida a Draghi lo studio sulla competitività europea. Della serie sliding-doors e breznevismo delle élites UE. Naturalmente c’è la guerra da vincere. Con più munizioni da comprare con i soldi che erano destinati ad altro e immagino con gli stessi sistemi degli acquisti dei vaccini.

Per entrare nella UE bisogna meritarlo, dice.

Cosa abbiano fatto di male i cittadini europei per meritarsi una tale classe dirigente non è chiaro.

Di certo la conferma della Von der Leyen passa per il nuovo accordo di spartizione del potere tra “globalisti” e “sovranisti”. Come ha scritto qualcuno Meloni dovrà accettare di stare anche con i socialisti. Magari sarebbe invece bene che i socialisti decidessero di non stare in maggioranza europea con Meloni. E che Von der Leyen si accomiati. Senza porte girevoli.

P.S. Ha parlato anche di intelligenza artificiale, new green deal, agricoltura sostenibile, migrazione e diritti delle donne. Cose più serie da trattare che parlando di lei.

 

RoMu

 

QUI il testo del discorso in italiano

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