Martedì 25 maggio 2021, gli eurodeputati hanno discusso l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro e sulle competenze. L’audizione pubblica ha avuto ad oggetto l’adattamento del mercato del lavoro di fronte alla digitalizzazione, l’emergere di nuovi lavori e i cambiamenti sul posto di lavoro causati dall’introduzione dell’intelligenza artificiale. L’evento è stato ospitato congiuntamente dalla Commissione Speciale sull’Intelligenza Artificiale nell’Era Digitale (AIDA) e dalla Commissione per l’Occupazione e gli Affari Sociali (EMPL), in associazione con la Commissione per i Diritti della Donna e l’Uguaglianza di Genere (FEMM).
“Il nostro compito fondamentale è quello di garantire competenze che rispondano ai rapidi cambiamenti del mercato del lavoro”, ha detto la Presidente della Commissione EMPL Lucia Ďuriš Nicholsonová (Renew, SK). “La crescente necessità di competenze digitali e la necessità di adattare e aggiornare costantemente le competenze già acquisite implicano la necessità di riformare i nostri sistemi di istruzione. In generale, bisogna inoltre garantire che l’intelligenza artificiale sia messa il servizio per le persone e per le nostre società. E ciò sarà possibile soltanto sviluppando e implementando politiche di intelligenza artificiale affidabili e sostenibili”, ha sostenuto l’europarlamentare.
Durante il Q&A, l’europarlamentare Sandra Pereira (The Left, PT) ha sollevato questioni importanti in materia di intelligenza artificiale e tutela dei lavoratori. Se da un lato l’impiego dell’intelligenza artificiale permette di incrementare la produttività delle imprese, questa rischia di provocare la riduzione dei salari e di dar vita a nuove forme di sfruttamento dei lavoratori e di altre minoranze. La compagna Pereira ha sostenuto che il progresso scientifico e i lavoratori devono essere alleati, non nemici: l’intelligenza artificiale deve essere messa al servizio di chi lavora per migliorarne il benessere e ridurne il carico di lavoro. Infine, Pereira ha criticato l’uso dell’intelligenza artificiale per prendere decisioni sulla gestione del personale, che rischia di esitare in forme di celata oppressione e discriminazione.
Nel mese di aprile 2021, l’eurogruppo The Left aveva già organizzato un evento in materia, discutendo con le organizzazioni sindacali e della società civile sul tema “How safe is AI? Red lines for protecting our fundamental rights“.