In merito all’intervista rilasciata da Acerbo sul blog Transform! Il Movimento Operaio inizia come movimento europeo e internazionalista, La Lega ne fu l’espressione. In seguito con l’Internazionale Comunista si cerco’ di costruire un partito mondiale internazionalista. L’ultimo rilancio dell’Internazionalismo avvenne con la nascita della Quarta Internazionale di Trosckj. Oggi, a mio parere, dovessi dare una valutazione sul clima politico e culturale che stiamo vivendo nel mondo occidentale, direi che siamo inseriti in un contesto di tendenza marxista. Non credo che il vecchio partito comunista italiano sia stato il piu’ grande partito di tendenza marxista in Europa Occidentale. A mio avviso fu il piu’ grande partito comunista dell’Europa Occidentale e dopo la morte di Stalin e di Togliatti fu il piu’ grande partito comunista libertario dell’Occidente. Per quanto riguarda l’aspetto delle privatizzazioni in Italia sono completamente d’accordo: la ruota cosi’ gira, i guadagni al privato, i passivi e le spese al pubblico. Con il Covid cosi’ e’ andata ancora una volta, reparti Covid e Terapie Intensive pubbliche vuol dire cure e spese a carico dello Stato, il privato ne e’ esente. Anche in altri settori della societa’ non cambia di molto la tipologia degli interventi, dove la spesa e’ gravosa interviene lo Stato, l’intervento e’ pubblico, la C.D.P. e’ pronta a elargire. E’ un po’ l’idea Keinesiana del salvataggio dei settori in crisi e del rilancio dei settori produttivi con il danaro pubblico. Niente da dire. Da nessuna parte sta pero’ scritto che il privato ha per forza il compito e la missione di ricercare esclusivamente il guadagno. Siamo molto lontani anche da una societa’ ad economia mista, dove il pubblico e il privato interagiscono per il bene della collettivita’. Non puo’ prendersi carico solamente lo Stato di tutte le passivita’. Il bene, i beni comuni, i servizi, devono ritornare sotto l’egida dell’Amministrazione Pubblica. Contrapporre ad un processo di privatizzazioni un processo di nazionalizzazioni, quello che recentemente ha tentato di mettere in atto Corbyn. Sono d’accordo che in questa fase storico-politica funzioni meglio alle destre l’internazionalismo, la Sinistra arranca. Bannon e’ l’espressione vivente. Spetta a noi, partendo da scelte culturali, oltre a quelle politiche ed elettorali, fare fronte a questo compito inedito cercando di modificare un sistema in declino che vuole sopravvivere a spese dei ceti minori.
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In merito all’intervista rilasciata da Acerbo sul blog Transform! Il Movimento Operaio inizia come movimento europeo e internazionalista, La Lega ne fu l’espressione. In seguito con l’Internazionale Comunista si cerco’ di costruire un partito mondiale internazionalista. L’ultimo rilancio dell’Internazionalismo avvenne con la nascita della Quarta Internazionale di Trosckj. Oggi, a mio parere, dovessi dare una valutazione sul clima politico e culturale che stiamo vivendo nel mondo occidentale, direi che siamo inseriti in un contesto di tendenza marxista. Non credo che il vecchio partito comunista italiano sia stato il piu’ grande partito di tendenza marxista in Europa Occidentale. A mio avviso fu il piu’ grande partito comunista dell’Europa Occidentale e dopo la morte di Stalin e di Togliatti fu il piu’ grande partito comunista libertario dell’Occidente. Per quanto riguarda l’aspetto delle privatizzazioni in Italia sono completamente d’accordo: la ruota cosi’ gira, i guadagni al privato, i passivi e le spese al pubblico. Con il Covid cosi’ e’ andata ancora una volta, reparti Covid e Terapie Intensive pubbliche vuol dire cure e spese a carico dello Stato, il privato ne e’ esente. Anche in altri settori della societa’ non cambia di molto la tipologia degli interventi, dove la spesa e’ gravosa interviene lo Stato, l’intervento e’ pubblico, la C.D.P. e’ pronta a elargire. E’ un po’ l’idea Keinesiana del salvataggio dei settori in crisi e del rilancio dei settori produttivi con il danaro pubblico. Niente da dire. Da nessuna parte sta pero’ scritto che il privato ha per forza il compito e la missione di ricercare esclusivamente il guadagno. Siamo molto lontani anche da una societa’ ad economia mista, dove il pubblico e il privato interagiscono per il bene della collettivita’. Non puo’ prendersi carico solamente lo Stato di tutte le passivita’. Il bene, i beni comuni, i servizi, devono ritornare sotto l’egida dell’Amministrazione Pubblica. Contrapporre ad un processo di privatizzazioni un processo di nazionalizzazioni, quello che recentemente ha tentato di mettere in atto Corbyn. Sono d’accordo che in questa fase storico-politica funzioni meglio alle destre l’internazionalismo, la Sinistra arranca. Bannon e’ l’espressione vivente. Spetta a noi, partendo da scelte culturali, oltre a quelle politiche ed elettorali, fare fronte a questo compito inedito cercando di modificare un sistema in declino che vuole sopravvivere a spese dei ceti minori.