Inizia a novembre la quarta edizione del Forum delle Alternative promosso da tutte le forze progressiste della sinistra rosso verde europea.
Inizialmente previsto fisicamente ad Atene, è stato spostato, come tante delle attività dei nostri giorni, in un programma on line.
Per tutto il mese di Novembre a partire dall’8 con l’apertura a cui parteciperanno tra l’altro Alexis Tsipras (Grecia), Catarina Martins (Portogallo), Heinz Bierbaum (Germania), John Mc Donnell (Irlanda del Nord) e Jean Luc Melenchon (Francia), si terranno incontri e discussioni su come affrontare le sfide che abbiamo davanti. Ambiente, Modello di Sviluppo, Pace, Sanità saranno alcuni dei focus su cui interverranno personalità sia del mondo delle istituzioni politiche che dei movimenti sindacali e sociali.
Quattro saranno le assemblee promosse, Femminista, Giovani, Sindacati, Cultura, in un programma che vede anche attività seminariali a completamento di un articolato programma in cui si raccoglierà un confronto tra le differenti posizioni politiche delle forze progressiste, al fine di costruire sinergie e iniziative congiunte fuori e dentro le istituzioni.
qui di seguito l’appello di lancio, sottoscritto da esponenti delle diverse aree politiche e sociali promotrici del Forum
La pandemia Covid-19 sfida l’umanità ad avviare rapidamente un nuovo modello di sviluppo che dia la priorità alla sicurezza umana, all’emancipazione e alla protezione del pianeta. Milioni di donne e uomini in tutto il mondo oggi dicono: vogliamo che la vita ricominci, ma vogliamo che il mondo cambi.
L’Europa è al centro di questa sfida.
È stato duramente colpito: decine di migliaia di europei sono morti di Covid-19. Questa volta la drastica austerità imposta ai sistemi sanitari pubblici dopo la crisi finanziaria del 2008 è stata pagata con vite umane. Oggi, milioni di lavoratori sono minacciati di povertà e disoccupazione dalla crisi economica.
I paesi europei hanno reagito in un ordine sparso, senza solidarietà. Ora, l’Unione Europea e la Bce stanno mettendo sul tavolo centinaia di miliardi di euro, ma il previsto “rilancio” è ben lungi dal raccogliere le sfide a venire. È giunto il momento di cambiare modello.
Non vogliamo le soluzioni liberali di ieri, né le guerre tra le nazioni, che faranno entrambe pagare ai popoli d ‘Europa per la crisi.
Il sistema di concorrenza che domina l’Unione europea, le scelte di redditività capitalista e produttivista di breve termine, distruttive per la civiltà e il pianeta, sono più che mai l’opposto delle risposte necessarie per affrontare le sfide sociali, ecologiche, economiche e politiche che questa crisi si è rivelata per il futuro.
La pandemia Covid-19 richiede un cambio di rotta per impegnare con determinazione l’Europa verso un nuovo modello di sviluppo sociale ed ecologico, le cui priorità sono la sicurezza umana, il benessere comune, la protezione del pianeta e la biodiversità. Chiede un’Europa che agisca per cambiare il corso della globalizzazione.
La crisi del Covid-19 è ora una crisi economica globale e una crisi delle passate risposte politiche dell’Unione europea. Niente cambierà senza l’intervento nell’azione di milioni di europei.
Ciò richiede una convergenza attiva nell’azione delle forze europee progressiste e di sinistra, dei sindacati, delle forze associative e cittadine, pronte a costruire questo nuovo modello di sviluppo.
Abbiamo bisogno di dibattiti, progetti e azioni comuni per fare davvero la differenza. Abbiamo bisogno di proposte concrete.
Ripristinare la priorità ai sistemi sanitari pubblici e ai servizi pubblici.
Per garantire la vita a milioni di lavoratori europei
Per mettere l’Europa sulla strada verso un nuovo modello sociale, ecologico e femminista.
Per convertire con successo i nostri modelli produttivi, per delocalizzare una nuova industrializzazione orientata ai bisogni umani e alla tutela del pianeta
Per far riacquistare ai cittadini d’Europa la sovranità sul loro destino comune oggi confiscato dai grandi interessi del capitale finanziario.
Pensare in modo diverso sull’uso dell’immensa ricchezza creata dai lavoratori e sull’enorme potenziale di creazione di moneta dell’Europa, affinché il debito non diventi di nuovo un peso insopportabile per i popoli d’Europa
Affinché l’Europa possa agire per un mondo più giusto, più unito, più pacifico e più cooperativo.
Ci sono molte sfide. Per realizzarli abbiamo bisogno di spazi comuni.
Chiediamo a tutte le forze disponibili di partecipare al Forum europeo online nel novembre 2020. Sarà un modo unico che riunirà forze politiche progressiste, di sinistra e verdi, sindacati, forze associative e cittadine. Deve ricevere un nuovo e mobilitante impulso per il futuro.
Diamo tutti al Forum europeo uno slancio di mobilitazione per il futuro!
Firmatari:
Andros Kyprianou, Segretario Generale CC AKEL, Membro del Parlamento
Dimitrios Papadimoulis, membro del Parlamento europeo, Syriza
Emmanuel Maurel, membro del Parlamento europeo, Gauche Républicaine et Socialiste
Ernest Urtasun, membro del Parlamento europeo, vicepresidente dei Verdi / ALE
Francis Wurtz, presidente onorario della GUE / NGL
Gabriele Zimmer, Presidente Onorario del GUE / NGL
Heinz Bierbaum, Presidente del Partito della Sinistra Europea
Jose Luis Centella, Presidente del Partito Comunista di Spagna
Maite Mola, Primo Vicepresidente del Partito della Sinistra Europea
Manon Aubry e Martin Schirdewan, co-presidenti GUE / NGL
Marisa Matias, membro del Parlamento europeo, Bloco de Esquerda
Mary Lou McDonald, presidente dello Sinn Féin
Nora Mebarek, membro del Parlamento europeo, Partito socialista francese
Pierre Laurent, vicepresidente del Partito della sinistra europea
di seguito il link al sito del forum