È possibile che la probabilità della guerra, l’utilizzo stesso delle atomiche, non vengano opportunamente valutate, per assuefazione all’orrore o, dopo ottant’anni di Pace in Europa, per colpevole indifferenza e sottovalutazione; ancora, nella convinzione che la deterrenza nucleare ci preservi dal conflitto mondiale con conseguenze inimmaginabili.
Crediamo invece essere ragionevole, fondato e, soprattutto, assolutamente necessario dare del credito alle ipotesi peggiori: in ogni caso pensiamo che valga e deve valere il principio secondo cui dobbiamo preparare la Pace se è la Pace che veramente e concretamente vogliamo.
Pensando a tutte le guerre, siamo per il negoziato, per la via diplomatica alla soluzione dei conflitti e delle controversie. Occorre dunque un cessate il fuoco permanente ovunque ci siano condizioni di guerra che in modo così tremendo impattano sulle vite di migliaia e milioni di persone ovunque nel mondo. Per questo diciamo NO! all’invio di armi e di forze militari.
In merito alla guerra Russia-Ucraina (che in realtà sappiamo essere USA e NATO con Russia e Cina) siamo contrari al piano Asap (fondi Pnrr per armi a Kiev dello scorso anno) e alla risoluzione Von der Layen (almeno lo 0,25 del Pil all’Ucraina fino alla vittoria che vuol dire fino all’uccisione dell’ultimo ucraino).
Per quanto riguarda quanto di orrendo continua a succedere in M.O., siamo per il riconoscimento dello Stato di Palestina, oltre che, naturalmente, immediato (a porre fine al genocidio in corso) e permanente. Una guerra senza fine – secondo Haaretz – è l’unica scappatoia per Netanyahu che pur di non cade attacca tutti e ovunque: Iran, Siria, Libano…, come se non bastasse attaccare e distruggere Gaza (e dopo la Cisgiordania): oltre le 35 mila e più vittime (con un numero inimmaginabile di bambini trucidati senza pietà alcuni in una vera e propria “strage degli innocenti”), tra i morti si contano 196 volontari (di cui 175 membri delle Nazioni Unite), almeno 103 giornalisti, 339 operatori sanitari.
La Nato parla spesso della necessità di un “mondo fondato sulle regole”, quelle che dovrebbero essere, appunto, fondanti della comunità internazionale, giustificando quindi la guerra condotta contro la Russia col sangue degli ucraini, mentre Israele disattende bellamente quelle stesse regole, come del resto ha fatto impunemente da almeno 56 anni, senza alcuna conseguenza.
Al NO all’invio di armi e soldati espressa all’inizio, aggiungiamo la contrarietà alle sanzioni che colpiscono comunque i civili e siamo, strenuamente convinti, per la solidarietà, l’accoglienza e frontiere aperte per tutti i profughi, senza differenze e discriminazioni di alcun genere; e convintamente siamo per la diplomazia, la cooperazione internazionale e la solidarietà internazionalista.
Cosa ha da dire su tutto questo e cosa dovrebbe fare (e non fa) il mondo civilizzato, i governi “illuminati”, i potenti della terra e i signori della guerra, eticamente immorali oltre che impuniti, nel più totale dispregio delle maggioritarie volontà di Pace dei popoli?
Giuseppe Musolino