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Forte richiamo alla Presidente della Commissione sulla Polonia

I Presidenti di tutti i Gruppi politici del Parlamento Europeo – ad eccezione di Identità Democratiche (ID) e dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) – nonché il Presidente della Commissione Libertà civili, Giustizia e Affari Interni – hanno inviato una pressante richiesta alla Presidente della Commissione Europea, affinché intervenga sulle ripetute violazioni dello stato di diritto commesse in Polonia.

Nella lettera inviata, il 25 marzo 2021, a Ursula von der Leyen, si denunciano, con precisi e circostanziati riferimenti, in particolare, gli atti illegali e illegittimi commessi dalla Camera Disciplinare della Corte Suprema polacca, soprattutto nei confronti di magistrati.

I leader del Parlamento chiamano la Commissione a svolgere appieno la sua funzione istituzionale di “custode dei Trattati”, non solo per il danno che tutto ciò arreca alla Polonia, ma anche per le possibili ripercussioni negative sull’insieme dell’Unione.

Il 31 marzo la Commissione ha deferito la Polonia alla Corte di Giustizia Europea.1

  1. La Commissione aveva già deferito la Polonia alla Corte di Giustizia Europea nel 2018; vedi “Polonia deferita alla Corte di giustizia” del 26/09/2018. La Corte di Giustizia era poi intervenuta con una ordinanza nei confronti della Polonia, vedi “La Corte Europea boccia la Polonia”, del 24/10/2018.[]
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