L’attività della Commissione europea si fa sempre più intensa e sforna proposte a ritmo accelerato.
Le ultime sono pacchetti per il rispetto della carta dei diritti da parte degli Stati, per la crescita della democrazia europea, per i trasporti, per i brevetti europei. Qualche settimana fa era stata presentata la proposta per il salario minimo. E arriva un pacchetto sull’acqua. Mentre sono stati preannunciati per l’ennesima volta i soliti impegni per il clima che tornano più attuali con la presidenza Biden.
Intanto va avanti il lavoro di governance.
Come da noi previsto il veto polacco e ungherese al bilancio europeo è venuto meno. Il link col rispetto dei diritti per accedere ai soldi è stato procrastinato. L’effetto annuncio del pacchetto di norme per renderlo cogente ha fatto da sprone. Ma il veto salta col rinvio. D’altronde in questi stessi giorni il presidente francese Macron ha insignito di legion d’onore il presidente egiziano al Sisi che non brilla certo per rispettarli questi diritti.
Pragmatica, questa UE. In questi casi, cinica, come lo erano le “potenze” che la hanno preceduta nella storia del vecchio Continente.
Anche “doppia”. La Bce annuncia che implementa di altri 500 miliardi gl acquisti di titoli prolungando il programma al 2022 per fronteggiare la pandemia.
Ma intanto va avanti il pressing per giungere alle ratifiche del Mes riformato (in peggio). Una roba schizzofrenica ma minacciosa. Quale UE ci sarà dopo la pandemia? Avremo il dottor Jekyll che fa l’Europa della salute o mister Hide che ci manda la Troika?
Di sicuro la scelta italiana fatta da Conte, Pd, Cinquestelle e Leu di dare via libera al Mes con auspici sembra quella di chi mette la testa sotto la ghigliottina e spera che il boia tratti per lui la revoca della pena di morte.
Triste decadenza di un Parlamento quello che nel 1992 sentiva le parole lucidissime di Lucio Magri contro Maastricht e ora ascolta arrendevoli balbettii per il Mes figlio di Maastricht.
Intanto c’è la Germania che emette 180 miliardi di nuovi titoli per finanziarsi e “copre” le proprie banche mettendo il rischio bancario nel Mes senza far fare invece né l’unione bancaria né la sua sicurezza. Mentre l’Italia “evita” di emettere titoli per quanti ne accoglierebbe il mercato, tenendosi sotto finanziata e infatti destinando alla spesa sanitaria solo 9 miliardi aggiuntivi.
Nel lavoro di governance ci stanno pure gli accordi con le multinazionali dei farmaci, segreti e con norme discutibili che riversano sugli Stati i rischi e lasciano alle multinazionali i profitti. Intanto c’è polemica con la Gran Bretagna che è già partita con le vaccinazioni a dimostrare che la Brexit col no deal è fatta e conviene. Tanto l’accordo sul separarsi senza accordi ma con relazioni commerciali Merkel e Jhonson lo troveranno.
La UE punta tutto sul brevetto come architrave del potere economico. Il brevetto come snodo del moderno capitalismo in cui la conoscenza è sempre più decisiva. Lo scrive chiaro nel pacchetto di proposte per un brevetto europeo di cui parlavo all’inizio. Un brevetto europeo unificato, facilitato e più economico per proteggere l’eccellenza europea nel mercato globale. Con questa proposta si guarda anche al G20 che si svolgerà per tutto il 2021 con la presidenza italiana e location in tante città. People, prosperity, planet, il titolo. La prosperity europea è molto affidata all’idea di Great Europe a sua volta molto affidata al mercato dell’innovazione di cui il brevetto è il cuore.
E al brevetto si lega la borsa dove da poco comincia ad essere quotata l’acqua.
Altro che beni comuni. Il “filantropo” Bll Gates punta sui (anche suoi) brevetti con le (anche sue come azionista) multinazionali quotate in borsa per far accedere tutti al vaccino che, si dice, ad oggi vedrebbe la maggioranza della popolazione a rischio esclusione.
La great Europe poi vuole trasporti più europei, meno inquinanti, più ecolgici. Chissà se valuta così anche la Tav in Val di Susa bocciata pure dalla Corte dei Conti francese e dalla nuova amministrazione comunale di Lione.
Per far crescere la democrazia dice la Commissione che ci vuole più informazione europea. Proveremo a proporlo noi di Transform anche con Left un progetto di building pubblic opinion in Europe.
Europe, the great si presenterà al G20 dove ci sarà anche un evento clou a maggio sulla salute nel mondo nella epoca della pandemia. Di prosperità per popoli e pianeta se ne vede poca se non per chi è riuscito a diventare ancora più ricco anche col Covid.
Sarà bene che invece che alla grandezza si cominci a guardare alla giustizia.
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