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Da Berlino, buonanotte estrema destra!

di Tommaso
Chiti

A poche settimane dalle elezioni politiche che in Germania hanno visto una crescita vertiginosa dell’estrema destra di Alternativa per la Germania (AfD) con un risultato del 20,8 % di consensi a livello federale; la fondazione Rosa Luxemburg legata alla sinistra tedesca del partito Die Linke lancia un convegno internazionale sulle strategie antifasciste.

La rassegna Good Night Far Right in programma il prossimo fine settimana a Berlino vuole infatti radunare rappresentanti parlamentari, membri di partiti con esperti del mondo accademico e dei movimenti antifascisti militanti, per affrontare la deriva di portata europea e mondiale di un ciclo reazionario come quello attuale, mettendo a confronto le esperienze di vari paesi per cercare soluzioni solide ad arginare questa deriva devastante.
Da Trump a Milei, da Netanyahu alla Meloni: l’estrema destra è in ascesa in tutto il mondo – si legge nella presentazione del convegno – prendendo il controllo di parlamenti, governi, discorsi pubblici e, in alcuni casi, persino dominando le strade. La Germania non fa eccezione con le ultime elezioni che si sono focalizzate prevalentemente sulle questioni di politica migratoria, condizionate anche da un clima di forte tensione per i tragici attentati che hanno colpito la popolazione in diverse zone del paese, finendo per essere strumentalizzati dall’AfD, che ha così avuto gioco facile a spostare il discorso politico massicciamente a destra.
La strategia della tensione in salsa tedesca ha infatti colpito su paura e odio di tipo razziale, per far apparire la “forza e l’ordine” come l’unica soluzione; mentre la crescente disgregazione sociale, che deriva anche da questa polarizzazione, viene costantemente indebolita dai tagli massicci alla spesa pubblica.

Ovunque l’estrema destra prenda il potere, i diritti faticosamente conquistati dai gruppi emarginati vengono ridotti o aboliti in un batter d’occhio e i principi fondamentali della democrazia sono in pericolo in molti luoghi, come si vede dalle politiche regressive e sovraniste di governi come quelli ungherese, italiano, slovacco e svedese, in termini di repressione del dissenso, minaccia allo stato di diritto e crescita di povertà e diseguaglianze.
Mentre le élite economiche e le forze politiche del centro-destra stringono senza pensarci due volte un patto con l’estrema destra, garantendo loro l’accesso alle posizioni decisionali, i progressisti e la sinistra sono apparentemente impotenti di fronte a questo sviluppo.
Ciononostante secondo la Fondazione Rosa Luxemburg c’è resistenza: nei parlamenti, nei tribunali, nelle strade ci sono anche storie di successo, anche apparentemente piccole, come le politiche sociali e urbane innovative a livello locale con un impatto tangibile sulla vita di migliaia di persone; oppure addirittura alcune grandi vittorie, come quella elettorale di Lula in Brasile, un successo conquistato a fatica, non privo di contraddizioni e senza ancora il pieno superamento del bolsonarismo.
Per questo il convegno sarà occasione di confronto fra delegazioni internazionali, che hanno fatto del confronto con le forze reazionarie e i governi di estrema destra la loro priorità nei rispettivi contesti, per affrontare le opzioni di azione della sinistra in contrasto ai rigurgiti sovranisti e post-fascisti, in mezzo alla riduzione degli spazi democratici e alla polarizzazione, con la prospettiva di utopie realizzabili in termini di soddisfacimento dei bisogni collettivi e quindi anche ricorrendo ad un antifascismo popolare, che sia accompagnato dalla partecipazione diffusa e da narrazioni che possano mobilitare un riscatto delle proprie condizioni di subalternità e paura.

L’intento della conferenza internazionale Good Night, Far Right è quindi quello di scambiare esperienze e strategie, con al centro una particolare attenzione alla connessione delle pratiche politiche, allo sviluppo di progetti e reti che invertano la tendenza, partendo dalle lotte quotidiane di tutela dei diritti, per valutare le storie di successo e le strategie fallite.
Fra le attività proposte, anche un workshop organizzato da una delegazione italiana di ricercatori e attivisti toscani sul monitoraggio della “Galassia Nera” con la mappatura dei social media, per sviluppare capacità di analisi della propaganda e del linguaggio dell’estrema destra.
Al centro della rassegna alcune riflessioni sul rapporto tra congregazioni evangeliche negli Stati Uniti e in America Latina e l’estrema destra in Israele, o la difesa dai discorsi anti-migranti, anti-femministi e anti-sinistra, così come possiamo le rivendicazioni del malcontento sociale, per trasformarle in una forza mobilitante positiva, foriera di cambiamento politico e socio-ecologico.
L’auspicio del convegno è infatti quello di creare uno spazio di discussione sulla genesi, le strategie e le connessioni transnazionali dell’estrema destra, nonché sulle contro-strategie dal carattere multiregionale ed internazionalista.

Tommaso Chiti

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