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Cosa sta succedendo nel porto di Trieste, in breve

di Marco Ballico Piero Tallandini, da Il Piccolo online – I lavoratori portuali hanno minacciato di bloccare il porto di Trieste se il Governo non ritirerà il decreto sull’obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro.

Oggi il presidente Zeno D’Agostino ha minacciato di dimettersi nel caso in cui venerdì i portuali decidessero di concretizzare il blocco a oltranza del porto.

Dopo l’annuncio di D’Agostino i portuali hanno fatto sapere, tramite il portavoce Stefano Puzzer, che non indietreggeranno .

Le aziende del porto nel frattempo hanno deciso di pagare i tamponi ai lavoratori.

Il porto di Trieste subisce i primi danni, con i camionisti che da due giorni preferiscono non prendere l’autostrada del mare dalla Turchia perché hanno paura di rimanere bloccati una volta arrivati nel capoluogo giuliano.

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Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, è pronto a dimettersi, venerdì 15 ottobre, giorno in cui entrerà in vigore l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro, nel caso in cui i portuali concretizzassero la minaccia di blocco a oltranza delle attività, confermata durante il corteo di lunedì in città da Stefano Puzzer, portavoce del coordinamento lavoratori.

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Le parole del presidente D’Agostino: “Sì, le mie dimissioni sono ipotesi verosimile. Tengo troppo al sostegno dei portuali, visto quello che hanno fatto per me un anno fa”, dichiara D’Agostino ricordando la presa di posizione dei lavoratori a suo favore quando una sentenza dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) lo dichiarò dalla carica di presidente dell’Autorità in quanto incompatibile con la presidenza della società Trieste Terminal Passeggeri.

E dunque, senza quel sostegno, e di fronte alla possibilità di blocco del porto, “mi dispiace, ma non ci starei più”, aggiunge.

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La reazione dei portuali. Puzzer: “Non indietreggeremo di un millimetro. D’Agostino minaccia le dimissioni? Noi abbiamo lottato quando lo Stato gli era contro. Se lui non vuole lottare per noi, arrivederci e grazie”. Lo dichiara Stefano Puzzer, portavoce del comitato dei lavoratori del porto (Clpt) confermando la minaccia di blocco delle attività fino a quando Roma non cancellerà l’obbligo di Green pass nei luoghi di lavoro. “Non pensiamo solo ai portuali, pensiamo a tutti i lavoratori. Non vogliamo né Green pass né tamponi, nemmeno gratuiti”.

Ecco il comunicato integrale dei lavoratori portuali: “Dopo la manifestazione di ieri, ribadiamo che come già preannunciato in precedenza, il giorno 15 ottobre ci sarà il blocco delle operazioni all’interno del porto di Trieste. Siamo venuti a conoscenza che il Governo sta tentando di trovare un accordo, una sorta di accomodamento riguardante i portuali di Trieste, e che si paventano da parte del Presidente Zeno D’Agostino le dimissioni.

Noi come portuali ribadiamo con forza e vogliamo che sia chiaro il messaggio che nulla di tutto ciò farà sì che noi scendiamo a patti fino a quando non sarà tolto l’obbligo del Green Pass per lavorare, non solo per i lavoratori del porto ma per tutte le categorie di lavoratori.

Ricordiamo al presidente D’Agostino che nel momento in cui lo stato lo ha colpito i suoi portuali lo hanno difeso a spada tratta. ora che i portuali hanno deciso di difendere loro stessi e le altre categorie di lavoratori con le sue dimissioni dimostra di non voler lottare al loro fianco. gli auguriamo buon lavoro e gli porgiamo i più cordiali saluti”.

Le aziende del porto disponibili a pagare i tamponi ai lavoratori

Nel frattempo le aziende che operano nel porto di Trieste hanno fatto sapere di essere disposte a pagare i tamponi ai lavoratori fino al 31 dicembre prossimo. Lo hanno deciso le stesse aziende al termine di un incontro con il Prefetto, Valerio Valenti, e il segretario generale dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli. Tra gli operatori presenti, c’erano spedizionieri, agenti marittimi e terminalisti.

La disponibilità delle aziende – che accoglie una raccomandazione del ministero degli Interni giunta ieri con una circolare – va incontro ai lavoratori che da giorni minacciano il blocco dello scalo se non sarà abolita l’obbligatorietà del Green pass dal 15 ottobre prossimo.

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