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COP27 in Egitto: Egregio Sig. Ministro

Egregio Sig. Ministro,

nei prossimi giorni si terrà la COP 27 in Egitto.

L’urgenza di affrontare il cambiamento climatico a livello globale si accompagna con la difesa dei diritti umani.
In questo senso la COP 27 non riuscirà a dare risposte né sul versante dell’ambiente, né tantomeno sul versante dei diritti umani.
Una rete di organizzazioni si è già pronunciata per la non partecipazione dell’Italia all’appuntamento.
Le scrivo a nome di transform! italia per chiederLe un incontro per consegnare  il nostro appello Cop 27 in Egitto: non si può partecipare” e le firme raccolte
Testo dell’appello:

Tra meno di 20 giorni avrà inizio la Cop 27 dell’Onu sul clima sul clima a Sharm El Sheik in Egitto.
Già le precedenti sono state solo operazioni di greenwashing, che non hanno impedito la crescita delle emissioni,  ma in questo caso siamo di fronte all’apoteosi dell’ipocrisia, una riverniciatura di verde di un regime militare che nega le più elementari libertà democratiche fondamentali e i diritti umani.

Nell’Egitto di Al Sisi la repressione è sistematica e durissima. Non si può discutere di clima con chi detiene sessantamila prigionieri politici rinchiusi nelle carceri mentre il blogger Alaa Abd El-Fattah ha superato i 200 giorni di sciopero della fame.
L’opinione pubblica italiana ben conosce quanto accade in Egitto, dopo l’assassinio del nostro giovane connazionale Giulio Regeni e la detenzione di Patrick Zaki.
Bene hanno fatto, la Cgil e altre organizzazioni, a decidere di non partecipare alla Cop27 in considerazione del fatto che in Egitto non sono neanche garantite le convenzioni internazionali sulla libertà di organizzazione sindacale e di sciopero.
Riteniamo che l’Italia non possa partecipare alla Cop 27 in Egitto, dato che il governo di quel paese ha dimostrato di non avere alcuna volontà di cooperare e collaborare affinchè emerga la verità sulla morte di Giulio Regeni e venga fatta giustizia.

Riteniamo che il nostro paese non debba essere complice di un regime come quello di Al Sisi e che debba chiedere la liberazione di tutti i prigionieri politici, a partire da Alaa.

Chiediamo al Parlamento ed al Governo italiano di pronunciarsi per la non partecipazione dell’Italia e di presenziare invece agli eventi alternativi.

Primi Firmatari:

Alessandra Ballerini
Maurizio Acerbo
Fabio Alberti
Beatrice Aliverti
Paula Beatrix Amadio
Ciccio Auletta
Giuliana Beltrame
Silvia Benedetti
Paolo Berdini
Piero Bevilacqua
Paolo Cacciari
Enrico Calamai
Maria Pia Calemme
Anna Camposampiero
Luisa Carminati
Cattive Ragazze
Monica Coin
Ylenia Da Valle
Vezio De Lucia
Luigi De Magistris
Giuseppe De Marzo
Enzo Di Salvatore
Mattia Donadel
Yana Ehm
Tommaso Fattori
Franco Ferrari
Domenico Finiguerra
Eleonora Forenza
Stefano Galieni
Emanuela Garibaldi
Giuseppe Giulietti
Anita Giuriato
Virginia La Mura
Mimmo Lucano
Elena Mazzoni
Pinuccia Montanari
Roberto Morea
Sandro Morelli
Roberto Musacchio
Paola Nugnes
Daniela Padoan
Riccardo Petrella
Barbara Piccininni
Nicoletta Pirotta
Riccardo Rifici
Rosa Rinaldi
Roberto Rosso
Mariagrazia Ruggerini
Franco Russo
Giovanni Russo Spena
Doriana Sarli
Enzo Scandurra
Alessandro Scassellati
Giancarlo Scotoni
Patrizia Sentinelli
Simona Suriano
Gianna Tangolo
Fulvio Vassallo Paleologo
Cristina Zanchi

Clicca qui per firmare l’appello

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