Il Parlamento Europeo, il 23 giugno 2021, ha dato l’approvazione definitiva al cosiddetto “Pacchetto Coesione”.
Il 29 maggio 2018 la Commissione Europea aveva presentato una serie di proposte legislative per la politica di coesione dell’UE dopo il 20201. Tali proposte comprendevano: a) un Regolamento quadro recante Disposizioni Comuni e norme finanziarie per vari Fondi2; b) un Regolamento relativo al Fondo Europeo di Sviluppo regionale (FESR) e al Fondo di Coesione; c) un Regolamento per la Cooperazione Territoriale Europea (INTERREG). Queste proposte di Regolamento hanno avuto un lungo iter legislativo, in parte coincidente e in parte diversificato, che si è concluso il 23 giugno con l’approvazione definitiva da parte del Parlamento Europeo dei testi risultati dagli accordi interistituzionali con il Consiglio e da questo già approvati3.
a) Regolamento quadro
Le disposizioni comuni si applicheranno al Fondo di sviluppo regionale, al Fondo sociale (FSE+), al Fondo di coesione (FC), al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP), al Fondo per una transizione giusta e stabiliranno le regole finanziarie per il Fondo Asilo e migrazione (AMIF), il Fondo per la sicurezza interna (ISF) e lo strumento per la gestione delle frontiere e i visti (BMVI), per il periodo 2021-2027.
Dopo l’adozione della Proposta di Regolamento da parte della Commissione Europea, l’iter legislativo è proseguito con l’adozione, il 13 febbraio 2019, da parte del Parlamento Europeo della propria posizione di prima lettura, contenente ben 412 emendamenti, nel marzo 2019 sono iniziati i negoziati interistituzionali che si sono conclusi nel febbraio 2021 con un Accordo provvisorio. Il COREPER ha confermato l’accordo provvisorio il 3 marzo 2021. Dopo l’approvazione in sede di Commissione per lo Sviluppo Regionale (REGI) tramite una votazione unica tenutasi il 16 marzo 2021 il Consiglio ha adottato la sua posizione in prima lettura il 27 maggio 2021. La Commissione REGI, il 18 giugno 2021, ha adottato, pressoché all’unanimità, la Raccomandazione al Parlamento per l’adozione del testo di compromesso, già approvato dal Consiglio. Dalle Motivazioni redatte dai relatori è possibile avere un’idea dei risultati ottenuti dal Parlamento nel negoziato interistituzionale.
Il 23 giugno, non essendo state presentate proposte di reiezione né emendamenti alla posizione del Consiglio, il Parlamento ha adottato, senza votazione, la Risoluzione che approva la posizione stessa del Consiglio.
b) Fondo Europeo di Sviluppo e Fondo di Coesione
Per quanto riguarda i due Fondi, dopo l’adozione della Proposta di Regolamento da parte della Commissione Europea, l’iter legislativo è proseguito con l’adozione da parte del Parlamento della propria posizione di prima lettura con una Risoluzione approvata, il 27 marzo 2019, a larga maggioranza. Nel settembre 2019 sono iniziati i negoziati interistituzionali.
Successivamente, la Proposta di Regolamento iniziale della Commissione Europea è stata modificata il 28 maggio 2020 per integrarvi il ruolo dei Fondi per affrontare le conseguenze della pandemia. I negoziati si sono conclusi nel febbraio 2021 con un Accordo provvisorio. L’Accordo è stato approvato, con soli due voti contrari, dalla Commissione REGI, il 16 marzo 2021. È stato quindi confermato dal Consiglio, il 2 giugno 2021. Il 18 giugno 2021, la Commissione REGI ha approvato, all’unanimità, la Raccomandazione al Parlamento per l’adozione del testo dell’Accordo.
Nelle motivazioni redatte dal Relatore, Andrea Cozzolino, sono evidenziati i risultai raggiunti nel negoziato.
“Una delle principali questioni oggetto di discussione riguarda l’esclusione dei combustibili fossili. L’accordo raggiunto prevede che il FESR e il Fondo di coesione non sostengano gli investimenti legati alla produzione, alla trasformazione, al trasporto, alla distribuzione, allo stoccaggio o alla combustione di combustibili fossili, fatta eccezione per:
- la sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati da combustibili fossili solidi, vale a dire carbone, torba, lignite, scisto bituminoso, con impianti di riscaldamento alimentati a gas;
- gli investimenti nell’espansione e nel cambio di destinazione, nella conversione o nell’adeguamento delle reti di trasporto e distribuzione del gas, a condizione che tali investimenti adattino le reti per introdurre nel sistema gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, quali idrogeno, biometano e gas di sintesi, e consentano di sostituire gli impianti a combustibili fossili solidi;
- gli investimenti in veicoli puliti a fini pubblici, nonché in veicoli, aeromobili e navi progettati e costruiti o adattati per essere utilizzati dai servizi di protezione civile e antincendio.”
“La maggior parte delle modifiche concordate con il Consiglio riguardano il passaggio della connettività digitale dall’obiettivo strategico 3 all’obiettivo strategico 1 e della mobilità multimodale sostenibile dall’obiettivo strategico 3 all’obiettivo strategico 2. Un altro miglioramento importante è l’inclusione del turismo sostenibile nell’ ambito d’intervento del FESR.”
“Il Consiglio ha accettato il parere del Parlamento riguardo all’introduzione di un articolo dedicato alle regioni e alle zone svantaggiate, segnatamente le zone rurali e le zone che presentano gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici, compreso il declino demografico, in conformità dell’articolo 174 TFUE.”
“Il FESR sosterrà strategie incentrate sulle aree urbane, incluse le zone urbane funzionali. L’obiettivo di spesa per lo sviluppo urbano sostenibile è stato aumentato dal 6 all’8 %. Verrà prestata una particolare attenzione ad affrontare le sfide ambientali e l’emergenza climatica, segnatamente la transizione verso un’economia a impatto climatico zero entro il 2050 con gli obiettivi climatici dell’UE per il 2030 al fine di facilitare il conseguimento della decarbonizzazione del parco immobiliare entro il 2050, riducendo in tal modo il consumo energetico e creando risparmi per le famiglie in condizioni di povertà energetica.”
La Raccomandazione della Commissione REGI è stata adottata dal Parlamento, il 23 giugno 2021, con la Risoluzione approvata senza votazione, non essendo state presentate proposte di reiezione né emendamenti.
c) Cooperazione Territoriale Europea
L’iter legislativo della Proposta di Regolamento sulla Cooperazione Territoriale Europea è proseguito in Parlamento, prima il 16 gennaio 2019, con l’approvazione, a larga maggioranza, degli emendamenti (ben 199) alla Proposta della Commissione; poi con la Risoluzione del 26 marzo 2019, con cui il Parlamento ha adottato la sua posizione di prima lettura. I negoziati interistituzionali, iniziati nell’ottobre 2019, si sono conclusi, il 2 dicembre 2020, con un Accordo provvisorio. L’Accordo è stato approvato, pressoché all’unanimità, il 18 dicembre 2020, dalla Commissione REGI, e adottato formalmente, il 27 maggio 2021, dal Consiglio.
Il 18 Giugno la Commissione REGI ha adottato, pressoché all’unanimità, la Raccomandazione al Parlamento per una seconda lettura che accolga il testo dell’Accordo, ciò che è avvenuto nella seduta del 23 giugno, con l’adozione di una Risoluzione, approvata senza votazione.
Nelle Motivazioni, accluse alla Raccomandazione, sono evidenziati i risultati raggiunti con i negoziati interistituzionali.
Commenti
Nelle Dichiarazioni del Presidente della Commissione REGI e dei Relatori è stata espressa soddisfazione per la conclusione dell’iter legislativo dell’intero “Pacchetto”.
- Per un approfondimento sulle proposte della Commissione, cfr.: Servizio Ricerche del Parlamento Europeo, Cohesion, resilience and values Heading 2 of the 2021-2027 MFF; Antonio Pollio Salimbeni, Fondi europei 21-27 – Politica di coesione, guida al negoziato sul bilancio UE.[↩]
- La Proposta è stata successivamente modificata due volte dalla Commissione: la prima volta il 14 gennaio 2020, per includere il nuovo Fondo per una transizione giusta nel campo di applicazione del Regolamento e, successivamente, il 28 maggio 2020, per integrare il ruolo dei Fondi nell’impatto della pandemia di COVID.[↩]
- Per informazioni sintetiche sul “pacchetto coesione” vedere anche: http://www.euroconsulting.be/2021/06/28/domande-e-risposte-sul-pacchetto-legislativo-sulla-politica-di-coesione-ue-2021-2027/.[↩]