4 agosto 1983
Il capitano dei paracadutisti burkinabé Thomas Sankara, il “Che africano”, diventa presidente all’età di 35 anni, in seguito al colpo di Stato contro Jean-Baptiste Ouédraogo. Dopo soli quattro anni di governo, durante i quali applicò drastiche misure contro la povertà, abolì privilegi a politici e militari, combattè la diffusione dell’AIDS, sostenne le donne e i loro diritti e si battè per la cancellazione del debito dei paesi africani, venne assassinato in un colpo di Stato organizzato dall’ex-compagno d’armi e collaboratore Blaise Compaoré con l’appoggio di Francia, Stati Uniti d’America e militari liberiani.