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La zattera della Medusa è un importante dipinto di Théodore Géricaul eseguito nel 1818-19 e conservato nel Museo del Louvre.
Fa riferimento gli avvenimenti successivi al naufragio della fregata Méduse, avvenuto il 2 luglio 1816. Dopo che la nave si incagliò al largo della Mauritania, esauritisi i posti nelle scialuppe, venne costruita una zattera con 147 persone a bordo che restò in balia del mare. Il dipinto rappresenta il momento in cui l pochi sopravvissuti avvistano la nave che li salverà.
La zattera della Medusa, nelle sue  controverse scelte formali e di contenuto rappresenta uno spartiacque e un punto di rottura con l’allora preponderante scuola neoclassica e costituisce un’icona del Romanticismo. L’artista si sottopose ad un intenso periodo di studio sul corpo umano e sulla luce, producendo moltissimi  disegni preparatori, intervistando due dei sopravvissuti e costruendo un modellino del naufragio.
Vi proponiamo di considerare quest’opera insieme a quel complesso sistema di riferimenti simbolici che essa può suscitare e rappresentare. Per questo nella scelta delle immagini di oggi abbiamo voluto inserire non solo l’opera, i suoi particolari, lo schema della zattera, alcuni studi preparatori e persino qualche rielaborazione; ma anche il pubblico che ne fruisce o che la sceglie come luogo di contestazione (come nell’immagine di apertura – contro la Total, multinazionale del fossile e sponsor del Museo del Louvre).

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