una costruzione dell’opinione pubblica già presidenzialista mette in cantiere il dibattito Vespa, Meloni, Schlein in violazione delle regole di par condicio elettorale. Se questo abuso si confermerà, si aggraverà una situazione complessiva in cui nei dibattiti pubblici tutti gli interlocutori sono schierati per la guerra e le voci dissonanti non trovano posto o vengono silenziate, anche in modo brutalmente illegale come nel caso di Varoufakis. Per questo le immagini di oggi sono decorate con il gioco di parole “war condicio” cioè la par condicio tra chi vuole la guerra. Mobilitiamoci per consentire di ascoltare le parole proibite di chi la guerra non la vuole.
Arriva la notizia che finalmente Ilaria Salis può andare ai domiciliari e uscire dal carcere. Siamo molto contenti per lei e per la sua famiglia. Colpisce che una qualche legalità ci sia anche in un paese come l’Ungheria, mentre nella democratica Gran Bretagna Assange continua a essere “prigioniero di guerra”.