Appuntamento il 30 ottobre per una grande mobilitazione di convergenza
Due grandi assemblee, più di 100 interventi, tanti movimenti di vecchia e nuova generazione e l’impegno per una mobilitazione di convergenza il 30 ottobre per non sprecare le lezioni che la pandemia ci ha dato e non tornare ad una normalità peggiore di quella pre-pandemica: questo il bilancio della due giorni organizzata a Genova dalla rete ‘Genova 2021 – Voi la Malattia, Noi la Cura’.
La pandemia ha dato l’ennesima dimostrazione di quanto sia essenziale rendere più forte e visibile una alternativa di sistema nazionale e globale. Veniamo da un periodo dove si sono realizzate, in Italia e in tutto il pianeta, tante lotte, conflitti, pratiche di alternative, ma anche da una fase di frammentazione geografica e tematica.
Di fronte alla crisi globale che la pandemia ha acuito, mostrando tutta l’insostenibilità del sistema che distrugge la vita delle persone e del pianeta, sentiamo l’urgenza di un nuovo patto di convergenza, di ricostruire una connessione fra movimenti e attori dell’alternativa a livello globale e continentale.
Per due giorni Genova è stata un laboratorio per la costruzione di una nuova convergenza dei movimenti sociali che si battono per una alternativa di sistema, uno spazio comune capace di offrire un punto di riferimento alle lotte e alle pratiche, e di produrre una contro narrazione all’altezza delle sfide del presente.
Dalla assemblea internazionale, pur se ancora a distanza, è emerso forte l’impegno, e la speranza è che questi due giorni segnino un nuovo inizio, che ci faccia uscire dalle dinamiche nazionali in cui ci siamo chiusi negli anni della crisi e ci permetta di costruire una nuova fase di incontri di convergenza a livello europeo e globale in presenza a partire dal prossimo anno, quando peraltro sarà il ventesimo anniversario del primo grande Forum Sociale Europeo di Firenze.
Nell’assemblea nazionale sono state definite le tante le tappe che porteranno alla grande mobilitazione del 30 ottobre: il G20 il 21 e 22 luglio, il 24 luglio davanti ai cancelli della Gkn a Campi Bisenzio, gli scioperi per il clima il 24 settembre, il 25 settembre con le donne in piazza, il 18 ottobre lo sciopero dei sindacati di base. Perché da solo non si salva nessuno.
I partecipanti alle due assemblee si sono mossi poi insieme da Piazza Matteotti a Piazza Alimonda, per partecipare alla mobilitazione promossa dal Comitato Carlo Giuliani, per stringersi alla sua famiglia e a tutte le vittime della repressione in Italia e nel mondo.