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Liberalizziamo i brevetti

Valeria Arnaldi intervista su leggo.it Vittorio Agnoletto

Agnoletto lancia l’allarme: «Se non si liberalizzano i brevetti questa pandemia non finirà mai»

 

La variante Omicron si diffonde e “ferma” anche la riunione interministeriale e del Consiglio Generale del Wto, rinviata a data da destinarsi. Tra i temi chiave da affrontare, la sospensione dei brevetti dei vaccini, chiesta a gran voce da più associazioni e, in particolare dai Comitati europeo e italiano Ice, Iniziativa cittadini europei, con tanto di petizione.

Vittorio Agnoletto, esponente Medicina Democratica, rappresentante Comitati europeo e italiano Ice, la sospensione è la chiave per debellare la pandemia?

«Di fronte alla pandemia non c’è alternativa. Rendere disponibili i vaccini nel minor tempo possibile in tutto il mondo è l’unico modo per sperare di impedire o ridurre la formazione di nuove varianti. Se rimarranno aree senza vaccino, il virus si moltiplicherà e si formeranno varianti appunto, e, come stiamo vedendo con Omicron, non si sa in che misura i nostri vaccini saranno in grado di contrastarle».

Omicron, quindi, in un certo senso, è la prova della necessità della sospensione?

«Sì, è la dimostrazione che nessuno può sentirsi al sicuro da solo, soltanto vaccinando tutti, salviamo noi stessi. Se non si chiede la sospensione per ragioni etiche, bisognerebbe farlo per egoismo. Ciò prescinde dalla pericolosità della variante attuale. Nessuno sa se e come si manifesteranno le prossime».

Come mai allora tanta lentezza nel prendere la decisione?

«Questa domanda andrebbe posta a Ursula von der Leyen, ma anche a Draghi e Speranza. Il nostro governo ha una responsabilità enorme nella situazione attuale. Trovo eticamente inaccettabile che ogni giorno vengano fatte dichiarazioni sull’importanza di fare i vaccini in tutto il mondo, ma che poi il nostro Paese sia tra i pochissimi che continuano ad opporsi alla sospensione».

Perché accade?

«Quando ci si trova di fronte a una situazione del genere i casi sono due: o si difendono degli interessi, o si è stupidi. E non sono stupidi».

Cosa si dovrebbe fare ora?

«Sarebbe sufficiente una riunione via web del Consiglio Trips o del Consiglio generale Wto per decidere la sospensione».

In quanto tempo si vedrebbero gli effetti?

«Se adesso si sbloccasse la questione nelle modalità chieste dal Sudafrica, ossia con moratoria dei brevetti sui vaccini e sui kit diagnostici, nonché socializzazione del know how, stando ai dati Oms già diversi Paesi avrebbero i sistemi produttivi idonei e altri potrebbero averli in quattro mesi. La sospensione deve essere decisa in modo formale, nelle modalità e nei tempi, dall’Organizzazione mondiale del Commercio».

Quali dovrebbero essere i prossimi passi?

«La modifica di posizione dei Paesi contrari alla sospensione e l’approvazione della richiesta sudafricana. Se ci fosse la volontà politica, basterebbero 24 ore».

 

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