Il Governo spagnolo di coalizione progressista tra Partito socialista e Unidos Podemos prosegue il suo programma di smantellamento della legislazione del lavoro coniata dal Partito popolare nel 2012 all’insegna delle politiche di austerità.
Nella scorsa Newsletter di Transform Italia abbiamo già parlato dell’accordo sulla crescita del salario minimo legale tra governo e confederazioni sindacali. Ora il Governo con il Real Decreto Ley n. 4/2020 de 18 febbraio 2020 ha abrogato la disciplina in materia di licenziamento per malattia di cui all’art. 52.d dello Estatuto de los trabajadores.
Si tratta di un atto legislativo importante anche perché è indirizzato contro una decisione neoliberista della Corte costituzionale spagnola, catturata dalla destra più rapace.
Questo intervento legislativo realizza la prima tappa del programma di abrogazione degli aspetti più negativi della riforma del mercato del lavoro del 2012, che aveva modificato alcune parti significative dello Estatuto de los trabajadores, un corpus di norme fondamentali per la discplina del contratto di lavoro e dei rapporti collettivi in Spagna.