grazie alle mobilitazioni di un amplissima massa di persone, associazioni e forze politiche in tutto il mondo Julian Assange ha potuto patteggiare con l’amministrazione statunitense una condanna che ha già espiato e può considerarsi libero. Le rivelazioni di Wikileaks hanno riguardato in buona misura gli abusi commessi durante le guerre in Iraq e in Afghanistan, sollevando la coltre di bugie e di silenzio che vi era stata stesa. Bugie e silenzio che oggi appaiono persino degli espedienti ingenui a fronte di una mobilitazione per la guerra che sta diventando condizione permanente e normale negli stati europei.
spalla