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La Commissione presenta il Libro bianco sulla difesa europea e il piano ReArm Europe/Readiness 2030

Riprendiamo, appena pubblicati, i materiali che la Commissione europea ha predisposto per il piano di riarmo. La premessa che fa Von Der Leyen parla da sola e indica che si vuole marciare a tappe forzate su una pessima strada: il riarmo perché il tempo della pace è finito. 

Facciamo seguire il comunicato stampa “Consiglio europeo, 20 marzo 2025, Ucraina”.

Mentre il piano ReArm Europe/Preparati per il 2030 rafforza le capacità di difesa paneuropee con nuovi strumenti finanziari, il Libro bianco delinea un nuovo approccio alla difesa e individua il fabbisogno di investimenti.

Ursulavon der Leyen, Presidente della Commissione, ha dichiarato:“L’era dei dividendi della pace appartiene ormai al passato. L’architettura di sicurezza su cui ci siamo basati non può più essere data per scontata. L’Europa è pronta a rafforzare la propria sicurezza. Dobbiamo investire nella difesa, rafforzare le nostre capacità e adottare un approccio proattivo alla sicurezza. Stiamo adottando un’azione risoluta con la presentazione di una tabella di marcia per essere preparati per il 2030, con un aumento della spesa per la difesa e investimenti importanti nelle capacità industriali europee nel settore della difesa. Dobbiamo puntare agli acquisti in Europa perché ciò significa rafforzare la base industriale e tecnologica di difesa europea e stimolare l’innovazione. E ciò significa anche creare un mercato a livello dell’UE per i materiali di difesa”.

L’obiettivo dell’iniziativa è rispondere all’emergenza a breve termine di sostenere l’Ucraina, ma anche affrontare la necessità a lungo termine di rafforzare la sicurezza e la difesa dell’Europa.

Libro bianco sulla difesa europea – Preparati per il 2030

Come annunciato dalla Presidentevon der Leyennegliorientamenti politici, gli ultimi anni hanno messo in luce la cronica carenza di investimenti e la mancanza di spese efficienti a favore delle capacità militari europee. Per inquadrare il nuovo approccio e individuare le esigenze di investimento dell’Europa, la Commissione e l’Alta rappresentante hanno presentato ilLibro bianco sulla difesa europea – Preparati per il 2030.

Il Libro bianco presenta soluzioni per colmare le carenze critiche in termini di capacità e costruire una solida base industriale nel settore della difesa. Propone modalità che consentono agli Stati membri di investire massicciamente nella difesa, acquisire sistemi di difesa e rafforzare la capacità dell’industria europea della difesa di essere preparata nel lungo periodo. Ciò è essenziale per la sicurezza dell’Europa.  L’Europa deve investire nella sicurezza e nella difesa del continente, continuando nel contempo a aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa. Per affrontare efficacemente queste sfide, il Libro bianco traccia alcune linee d’azione fondamentali:

  • colmare le lacune in termini di capacità, con particolare attenzione alle capacità critiche individuate dagli Stati membri;
  • sostenere l’industria europea della difesa attraverso la domanda aggregata e un aumento degli appalti collaborativi;
  • sostenere l’Ucrainaattraverso una maggiore assistenza militare e una maggiore integrazione delle industrie della difesa europee e ucraine;
  • rafforzare il mercato della difesa a livello dell’UE, anche semplificando la normativa;
  • accelerare la trasformazione della difesaattraverso innovazioni dirompenti come l’IA e la tecnologia quantistica;
  • migliorare la preparazione dell’Europa agli scenari peggiori, migliorando la mobilità militare, la costituzione di scorte e il rafforzamento delle frontiere esterne, in particolare la frontiera terrestre con la Russia e la Bielorussia;
  • rafforzare il partenariatocon i paesi di tutto il mondo che condividono i nostri stessi principi.

Piano ReArm Europe/Preparati per il 2030

Comeannunciatodalla Presidentevon der Leyen, il piano ReArm Europe/ Preparati per il 2030 consente una spesa di oltre 800 miliardi di €, strutturata intorno ai seguenti assi.

  1. Sblocco dell’uso dei finanziamenti pubblici per la difesa a livello nazionale

La Commissione ha invitato gli Stati membri ad attivare la clausola di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita che fornirà loro un ulteriore margine di bilancio per aumentare la spesa per la difesa, nel rispetto delle norme di bilancio dell’UE.

Al fine di salvaguardare la sostenibilità di bilancio, lo scostamento si limiterà a:

  • aumentare la sola spesa per la difesa, prendendo come punto di partenza la categoria statistica “difesa” della classificazione delle funzioni di governo (COFOG),
  • fino a un massimo dell’1,5 % del PIL per ogni anno di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale,
  • per un periodo di quattro anni.
  1.  Un nuovo strumento specifico per l’Azione per la sicurezza dell’Europa — SAFE

Alla luce delle circostanze eccezionali attuali, la Commissione raccoglierà fino a 150 miliardi di € sui mercati dei capitali, ricorrendo al consolidato approccio unificato in materia di finanziamenti, per aiutare gli Stati membri dell’UE ad aumentare rapidamente e in modo sostanziale gli investimenti nelle capacità di difesa dell’Europa. I fondi saranno erogati, su richiesta, agli Stati membri interessati sulla base di piani nazionali.

Gli esborsi assumeranno la forma di prestiti a lunga scadenza a prezzi competitivi e strutturati in modo attrattivo, che dovranno essere rimborsati dagli Stati membri beneficiari. I prestiti saranno sostenuti dal margine di manovra del bilancio dell’UE. SAFE consentirà agli Stati membri di aumentare immediatamente e in modo consistente gli investimenti nella difesa grazie al ricorso ad appalti comuni nell’industria europea della difesa, con concentrazione sulle capacità prioritarie. Si assicureranno così l’interoperabilità, la prevedibilità e la riduzione dei costi ai fini di una solida base industriale europea della difesa. L’Ucraina e i paesi EFTA/SEE potranno partecipare agli appalti comuni, così come sarà possibile acquistare dai loro operatori del settore

Con SAFE potranno partecipare agli appalti comuni e contribuire alla domanda aggregata anche i paesi in via di adesione, i paesi candidati e potenziali candidati e i paesi che hanno sottoscritto con l’UE un partenariato in materia di sicurezza e di difesa, i quali possono altresì negoziare, con reciproco beneficio, accordi specifici sulla partecipazione dei rispettivi settori industriali a tali appalti.

  1. Leva sul gruppo BEI e mobilitazione dei capitali privati accelerando l’Unione del risparmio e degli investimenti

Il piano ReArm Europe/Preparati per il 2030 conta sul Gruppo Banca europea per gli investimenti per ampliare la gamma dei prestiti erogabili a progetti nel settore della difesa e della sicurezza salvaguardandone nel contempo la capacità di finanziamento. Oltre a sbloccare ingenti finanziamenti, ciò invierà un segnale positivo ai mercati.

Gli investimenti pubblici da soli non saranno tuttavia sufficienti a soddisfare il fabbisogno di investimenti dell’industria della difesa nelle diverse componenti, dalle start-up alle grandi imprese consolidate. A tal fine la strategia dell’Unione del risparmio e degli investimenti, adottata oggi dalla Commissione, renderà più facile mobilitare il risparmio privato per dirigerlo verso mercati dei capitali più efficienti e convogliare gli investimenti verso i settori critici dell’economia, come la difesa, per tutti i soggetti che desiderano investirvi.

Per ulteriori informazioni

Libro bianco sulla difesa europea – Preparati per il 2030

Comunicazione sull’aumento della spesa per la difesa nel rispetto del patto di stabilità e crescita

Regolamento che istituisce l’azione per la sicurezza dell’Europa (SAFE)

Domande e risposte sul Libro bianco sulla difesa europea – Preparati per il 2030

Domande e risposte sul piano ReArm Europe/Preparati per il 2030

Scheda informativa sul Libro bianco sulla difesa europea – Preparati per il 2030

Scheda informativa sul piano ReArm Europe/Preparati per il 2030


Consiglio europeo, 20 marzo 2025, Ucraina

I. UCRAINA

1. Il Consiglio europeo ha proceduto a uno scambio di opinioni con Volodymyr Zelenskyy, presidente dell’Ucraina.

2. Il Consiglio europeo ha discusso degli ultimi sviluppi per quanto riguarda l’Ucraina. Il testo che figura nel documento EUCO 11/25 è stato sostenuto con fermezza da 26 capi di Stato o di governo.

3. Il Consiglio europeo ritornerà sulla questione nella prossima riunione.


EUCO 11/25 – estratto

1. Ricordando le sue precedenti conclusioni, il Consiglio europeo riafferma il suo perdurante e fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. L’Unione europea mantiene il suo approccio di “pace attraverso la forza”, secondo il quale l’Ucraina deve trovarsi nella posizione più forte possibile, di cui solide capacità militari e di difesa proprie del paese siano una componente essenziale. In linea con tale approccio, l’Unione europea resta determinata, in coordinamento con i partner che condividono le stesse idee e con gli alleati, a fornire ulteriore sostegno globale all’Ucraina e al suo popolo nel momento in cui il paese esercita il suo diritto naturale di autotutela contro la guerra di aggressione della Russia.

2. Il Consiglio europeo ribadisce il suo sostegno a una pace globale, giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale e accoglie con favore tutti gli sforzi tesi a raggiungere tale pace. Ricorda i principi da esso stabiliti il 6 marzo 2025, che dovrebbero guidare i negoziati di pace.

3. Il Consiglio europeo accoglie con favore la dichiarazione congiunta di Ucraina e Stati Uniti a seguito del loro incontro tenutosi in Arabia Saudita l’11 marzo 2025, comprese le proposte relative a un accordo di cessate il fuoco e agli sforzi umanitari, nonché la ripresa della condivisione di intelligence e dell’assistenza in materia di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Il Consiglio europeo invita la Russia a dare prova di una reale volontà politica di porre fine alla guerra.

4. Un percorso credibile verso la pace deve includere sforzi di sostegno umanitario, in particolare lo scambio di prigionieri di guerra, il rilascio di civili e il rimpatrio di tutti i bambini e gli altri civili ucraini deportati e trasferiti illegalmente in Russia e Bielorussia.

5. L’Unione europea rimane pronta ad aumentare la pressione sulla Russia, anche mediante l’adozione di ulteriori sanzioni e il rafforzamento dell’applicazione delle misure esistenti, compresi ulteriori mezzi e misure per contrastarne l’elusione, al fine di indebolire la capacità della Russia di continuare a condurre la sua guerra di aggressione. Fatto salvo il diritto dell’UE, i beni della Russia dovrebbero rimanere bloccati fino a quando la Russia non abbia cessato la sua guerra di aggressione nei confronti dell’Ucraina e non abbia risarcito quest’ultima per i danni causati da tale guerra.

6. L’Unione europea e i suoi Stati membri contribuiranno al processo di pace e a garantire una pace giusta e duratura per l’Ucraina, che è nell’interesse sia dell’Ucraina sia dell’Europa nel suo complesso.

7. Un accordo di pace globale, che rispetti l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina, deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l’Ucraina che scoraggino una futura aggressione russa. Il Consiglio europeo accoglie con favore gli sforzi avviati a tale riguardo insieme ai partner che condividono le stesse idee e con i partner della NATO. L’Unione europea e gli Stati membri sono pronti a contribuire alle garanzie di sicurezza, in particolare sostenendo la capacità dell’Ucraina di difendersi efficacemente, sulla base delle loro rispettive competenze e capacità, in linea con il diritto internazionale.

8. L’Unione europea continuerà a fornire all’Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile. Il Consiglio europeo invita la Commissione ad adottare rapidamente tutte le misure necessarie per concentrare nel periodo iniziale i finanziamenti a titolo dello strumento per l’Ucraina e dell’iniziativa ERA del G7. Esorta la Commissione e gli Stati membri ad avvalersi di tutte le opzioni disponibili nell’ambito dello strumento per l’Ucraina per aumentare il sostegno finanziario all’Ucraina.

9. Il Consiglio europeo ricorda le iniziative intese a rafforzare il sostegno militare dell’UE all’Ucraina, in particolare l’iniziativa dell’alta rappresentante volta a coordinare un maggiore sostegno da parte degli Stati membri e di altri Stati partecipanti, su base volontaria, in particolare per quanto riguarda le munizioni di artiglieria di grosso calibro e i missili, nonché la componente relativa alle esigenze militari prevista dall’iniziativa ERA del G7. Invita gli Stati membri a intensificare urgentemente gli sforzi per affrontare le pressanti esigenze militari e di difesa dell’Ucraina.

10. Tutto il sostegno militare nonché le garanzie di sicurezza per l’Ucraina saranno forniti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di taluni Stati membri e tenendo conto degli interessi di tutti gli Stati membri in materia di sicurezza e di difesa.

11. Il Consiglio europeo ribadisce la ferma determinazione dell’UE a garantire il pieno accertamento delle responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini di estrema gravità commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina. In tale contesto, i progressi compiuti riguardo all’istituzione di un tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l’Ucraina, nel quadro del Consiglio d’Europa, rappresentano un passo importante.

12. L’Unione europea resta determinata a sostenere, in coordinamento con i partner internazionali, la riparazione, la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina. La conferenza sulla ripresa dell’Ucraina del luglio 2025, ospitata dall’Italia, sarà importante in tale contesto.

13. Il Consiglio europeo riafferma il diritto naturale dell’Ucraina di scegliere il proprio destino, sulla base della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. L’Unione europea intensificherà il sostegno agli sforzi di riforma dell’Ucraina nel suo percorso verso l’adesione all’UE. Il Consiglio europeo sottolinea l’importanza di compiere progressi nel processo negoziale in linea con l’approccio meritocratico, aprendo gruppi di capitoli quando le condizioni siano soddisfatte, a cominciare, quanto prima, dal gruppo di capitoli sulle questioni fondamentali.

14. Il Consiglio europeo ritornerà su tale questione nella prossima riunione.

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