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Oms, a chi farà più male l’addio degli Stati Uniti deciso dal presidente Trump

Riprendiamo da wired.it –

Uno dei primi provvedimenti del presidente Donald Trump è stato l’ordine esecutivo che ha portato gli Stati Uniti ad abbandonare l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Una decisione che avrà conseguenze importanti sull’attività dell’Oms, dal momento che gli Usa erano il principale finanziatore di questa istituzione. Ma quanti soldi versava Washington? E come venivano usati? Per capirlo, Wired ha analizzato i dati relativi al bilancio dell’organizzazione.

Il peso degli Stati Uniti sul bilancio dell’Oms

Il dato più recente a disposizione sul sito dell’Oms è quello relativo al biennio 2022/2023. In questo periodo, gli Stati Uniti hanno versato all’Organizzazione mondiale della sanità 1 miliardo e 284 milioni di dollari. Per dare un’idea di cosa significhi, nello stesso periodo la Cina, citata dallo stesso Trump motivando la sua decisione, ha versato 156 milioni di dollari, l’Unione europea 468, l’Italia 73.
Tornando alla somma versata dal governo federale americano, 218 milioni sono arrivati come assessed contributions, ovvero i contributi obbligatori, calcolati in base al Pil e alla popolazione di ogni paese. La quota più consistente, pari invece a poco più di un miliardo di dollari, è legata ai contributi volontari, erogati per sostenere specifici progetti. Altri 46,7 milioni hanno contribuito al fondo di riserva per le emergenze. Concentrando l’attenzione sui soli contributi volontari effettivamente distribuiti ai destinatari, che comprendono anche quelli arrivati da enti e organizzazioni private, il quadro che emerge è quello sottostante.

Gli Stati Uniti restano il primo finanziatore dell’Oms, con il 15,6% della quota legata ai contributi volontari. Segue la fondazione creata da Bill e Melinda Gates che, con 826,3 milioni di dollari, ha coperto il 12,7% di questa voce di entrata. C’è poi la Germania, con una quota pari all’11,1% dovuta ai 722,6 milioni di dollari versati. Sempre guardando ai contributi volontari, la Cina ha versato 25,7 milioni di dollari, pari allo 0,4% del totale, l’Italia 37,7 (0,58%).

La distribuzione geografica dei fondi americani

Dove vanno a finire i fondi erogati da Washington? Sono due i principali beneficiari: il primo è il continente africano (234,9 milioni di dollari), il secondo è quello che l’Oms chiama Headquarters. Ovvero la sede centrale di Ginevra (Svizzera), che nel biennio 2022-2023 ha beneficiato di fondi Usa per 222,4 milioni di dollari.

Tra i paesi africani, quello sul quale impatterà maggiormente l’addio americano all’Organizzazione mondiale della sanità è la Nigeria che, nel periodo considerato, ha beneficiato di fondi americani per 40,9 milioni di dollari.

Come venivano utilizzati i fondi americani

Il 42,6% dei fondi erogati dagli Stati Uniti all’Oms veniva impiegato per la gestione delle emergenze sanitarie. Mentre il 16,3% era destinato a garantire l’accesso a servizi sanitari di qualità. Altre destinazioni significative sono quelle legate alla prevenzione sia delle epidemie che delle pandemie (8,2%) che delle emergenze sanitarie (4,9%).

C’è poi una quota, pari al 14,8%, destinata al programma di eradicazione del virus della poliomielite. Un patogeno ad oggi endemico in due paesi del mondo (Afghanistan e Pakistan), recentemente tornato a Gaza a causa della guerra e contro il quale esiste un vaccino sicuro ed efficace. Lo stesso la cui autorizzazione uno dei collaboratori del nuovo ministro della Sanità Robert Kennedy Jr ha chiesto che venisse revocata. A ricordare che l’impatto dell’uscita degli Stati Uniti dall’Oms andrà oltre i meri aspetti economici.

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