Il corteo del 18 ottobre, l’incontro del 19 ottobre delle Cers e il rilancio di un processo di reindustrializzazione autonomo sono ormai gli unici e ultimi passi possibili per la sopravvivenza della lotta.
La sconfitta della ex Gkn, ancora oggi, dopo 4 anni di lotta, segnerebbe una vittoria per chi sostiene che le delocalizzazioni siano inevitabili, per l’ennesimo processo di speculazione finanziaria e immobiliare, per chi sostiene che dalla crisi industriale si esca con la conversione bellica dell’industria.
Il 18 ottobre corteo a Firenze, h 14.30, Piazza Ugo Toscana (università di Novoli)
Il 19 ottobre convegno al presidio ex Gkn. Primo incontro per avviare un percorso di confronto tra le Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali in Italia. Le Cers si incontrano e incontrano la fabbrica socialmente integrata
Genocidio, speculazione finanziaria e immobiliare, crisi climatica, precarietà, salari da fame, soldi pubblici al riarmo, guerre e autoritarismi. I responsabili? Multinazionali, Borse, rendite immobiliari, investimenti nel fossile e nelle armi, economia di guerra e genocidio; con le istituzioni che si fingono impotenti per coprire le proprie complicità. Questo presente di morte fa da muro di gomma a ogni cambiamento futuro portatore di vita.
Come per l’ex Gkn: fabbrica di Firenze, chiusa dalla speculazione finanziaria, dai padroni dell’automotive, oggi forse in mano alla speculazione immobiliare. Eppure il collettivo operaio, con la Società Operaia di Mutuo Soccorso, avrebbe un piano industriale. Che ad oggi, per quel che ci è dato sapere, è l’unico. E una visione: conversione ecologica, fabbrica socialmente integrata, con proprietà pubblica dell’immobile e gestione cooperativa con azionariato popolare diffuso.
Tutti da anni ci dicono: “domani interverremo”. Il domani non arriva da 4 anni. E il sospetto che questo logoramento non termini mai, è ormai inevitabile. Evidentemente il nostro esempio “rompe” chi vuole convertire le industrie per il riarmo, impedire la transizione ecologica, imporre ricatti a lavoratrici/ori e territori. Rompe perché è un esempio potenzialmente contagioso: “si può fare”, c’è una alternativa.
E allora futuro (IR)rompe. Il 18 ottobre convochiamo un corteo e dichiariamo terminato il logoramento. Per porre una domanda semplice: quando riapre la fabbrica? Domanda secca, risposta secca.
Il sistema che ha chiuso la ex GKN non può permettersi la nostra vittoria. Noi non possiamo permetterci la sconfitta. Per questo chiediamo di esserci, di passare parola. Per un ultimo pezzo di storia in cui può vincere chi di solito perde; un Davide contro Golia.
