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Fermare la guerra, le stragi i genocidi – Non vogliamo un’altra guerra dei trent’anni

di Marino
Calcinari

All’indomani della conclusione del secondo conflitto mondiale il 10 dicembre 1948 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in tutto 30 articoli, che oggi in questa fase di crisi della democrazia, andrebbero riproposti e soprattutto praticati o resi esigibili per sottrarre alla barbarie ed alla guerra quanto resta oggi di umanità e di civile convivenza in Europa. E per evitare che la tragedia di Gaza si generalizzi. E poi non c’è solo la guerra in Ucraina.

C’è una guerra sottotraccia che ha percorso l’Europa dopo l’89. Il 1989.

Per più ragioni infine che vedremo di elencare e spiegare. Anche ponendo qualche interrogativo che la politica di oggi forse trascura di formulare.

  1. La prima è chiedersi perché, soprattutto proprio qui, nel Vecchio Continente siano scoppiate non solo le due guerre mondiali, ma soprattutto abbia attecchito il retroterra culturale e ideologico neoliberista e imperialista che veniva da oltre Atlantico. Non si tratta infatti di andar molto indietro nel tempo, né lontano, ma la guerra fratricida si scatenò in Jugoslavia allorquando il 15 gennaio 1991 la CEE, in primis la Germania riconobbe la secessione -violenta- di Slovena e Croazia e quanto ne seguì per intervento avvenuto del FMI e della Banca Mondiale, poi vennero il collasso e la dissoluzione dell’URSS (8-19 dicembre 1991). Nel 1992 la lira italiana e la sterlina britannica subirono una forte svalutazione al punto che l’Italia uscì dal Sistema Monetario Europeo (SME)mentre la CEE istituita Roma nel 1957 evolveva nel Trattato di Maastricht. Di fatto vinceva il. Mercato e il modello neoliberista non ebbe più ostacoli, né in Europa né a livello globale.
  2. Ricordiamo alcune vicende: l’embargo aereo contro la Libia voluto dagli USA; la fuga di Najbullah dall’Afghanistan, Kabul città aperta ; in California si riapre la camera a gas ; in Bosnia dilaga la guerra civile, in Turchia il regime spara sui curdi e sui comunisti di Dev-Sol ; in Inghilterra l’IRA si riarma dopo la rielezione di Major, in Perù un golpe bianco legittima Sendero Luminoso. queste vicende aprirono la strada a ben altri peggiori eventi, ma qui basti dire come dal 1991 al 2009 emergesse un mondo policentrico che riproponeva un modello di comando che chiudeva la guerra fredda ma puntava all’egemonia globale. Con una triade formata da USA, Giappone ed Europa +Russia ed in più le potenze regionali, quei paesi cioè che come Brasile, Argentina, Sudafrica, India e Cina potevano contendere agli USA il primato dello sviluppo economico su scala globale. Ma questo cambiamento non fu indolore, ed è a partire dal 1992 che prende a formarsi una “internazionale nera” che oggi si presenta con tutta la sua tracotanza.
  3. Neofascismo e neoliberismo. Il manifesto” ricordava in un articolo dell’aprile 1992 a firma di Guido Caldiron come i contatti tra l’estrema destra croata (gli ustascia di Ante Pavelic) e il resto dell’ambiente neofascista internazionale non si fossero arrestati nel 1945 ma avessero continuato la loro attività, anche all’estero formando cellule terroriste in Spagna, in Argentina, in Spagna e nei paesi scandinavi, potendo contare sul sostegno della CIA, della NATO e sulla subalternità dei governi in area UE.

La Slovenia cattolica, la Serbia ortodossa, la Croazia multireligiosa scivolarono forse non inconsapevolmente nella logica nazionalista che aveva sostituito la visione e le politiche solidaristiche e unitarie dello stato federale e plurinazionale, e mentre si riformavano, dal vecchio ceto politico una nuova borghesia e gruppi di potere economico all’interno ed alla guida delle nuove realtà si creavano le precondizioni che avrebbero portato all’eccidio di Srebrenica.

Si ritornava al 1618 alla follia che produsse allora la guerra dei Trent’Anni ( ché tanto sarebbe durata)una guerra religiosa che attraversò l’Europa e toccò anche l’Italia – un episodio di quella tragedia sta nelle pagine dei “Promessi sposi” del Manzoni – e sarebbe consigliabile ancora oggi la lettura delle pagine dello Schiller che evidenziava come la superpotenza deli Asburgo, soprattutto il ramo spagnolo avesse inteso di dominare l’Europa, con la forza del denaro e la politica delle armi e come quel disegno di egemonia europea allora fallisse . quella guerra vide sì confrontarsi il potere della Chiesa cattolica degli Asburgo contro l’hussitismo, la Svezia, la Chiesa Luterana. Ma il conflitto riguardava anche un modello sociale di cui la politica imperiale voleva detenere il controllo, mentre la realtà sociali, le pulsioni culturali, le trasformazioni economiche guardavano oltre, guardavano avanti. Così scriveva Schiller”. Aldilà dei Pirenei ignoranti monaci e favoriti astuti ordinavano le cose dell’Europa, essendo tuttavia il potentato spagnolo più che gli altri esteso, e non privo di eserciti agguerriti e di capitani esperti; mentre seguitava sempre lo stesso sistema politico, ed era capace di trattare il pugnale dei sicari e di adoperare come assassini i suoi pubblici ministri, quando non poteva ottenere i fini suoi con la guerra. Per riparare ai danni sofferti in tre regioni della terra, la Spagna procurava di ampliare i suoi stati all’Oriente; e l’Europa sarebbe stata nei suoi lacci avvinta se fosse a buon fine riuscito lo spagnolo disegno da lungo tempo delineato, di estendere il suo dominio fino agli stati ereditari della casa austriaca, fra le Alpi e il Mare Adriatico” .

La “Festung Europa” tre secoli prima di Hitler, insomma ed oggi quella visione, che rammenta l’incubo, che era cominciata con lo strangolamento economico della Grecia di Tsipras, che praticava politiche sociali keynesiane, di welfare e protezione sociale ritorna attuale con il riarmo, con la guerra in Ucraina, con la sudditanza a Trump ed ancora alla BCE.

E’ora di dire basta.

  1. “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti “.
    ( Articolo 18, Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ).

Se parliamo di guerra e di genocidi, intendiamo denunciare quanto accade in Palestina, in Ucraina, a Gaza ma vogliamo parlare anche di chi ha voluto destrutturare, limitare, cancellare lo Stato sociale in Europa per favorire i profitti, il mercato, la rendita.

E’ necessaria una mobilitazione continua che raccolga il testimone della manifestazione di sabto 25 ottobre a Roma, occorre strutturare sui territori luoghi condivisi, forum, piazze pacifiste come già in altri tempi si era fatto.

Ricordiamo infine come a Gaza, l’oppressione il genocidio la strage non siano cominciati ieri o due anni fa. In quella martoriata città, Stephane Hessel, già combattente del maquis e leader della Resistenza antifascista vi giunse nel 1981, nominato “Ambasciatore di Francia” da François Mitterrand, ed egli consacrò i suoi ultimi anni alla militanza in favore dei sans-papiers e della causa palestinese, aderendo alla campagna per il boicottaggio dei prodotti israeliani. Per questo allora fu duramente attaccato dallo storico neoconservatore Pierre-André Taguieff e accusato di antisemitismo.

Hessel, in maniera molto educata allora aveva risposto a questa accusa con queste parole : «Mio padre era ebreo, sono scampato a Buchenwald, le accuse di antisemitismo non mi sfiorano.» Allora era stato promosso nel 2006 Grand’Ufficiale della Legion d’onore.

In tutta la sua vita non aveva trascurato mai l’impegno politico: nel 1985 aveva sostenuto Michel Rocard; nel 2009 si era presentato nella lista di Europa Ecologia (Europe Écologie), pur restando membro del Partito Socialista francese e infine aveva sostenuto con impegno Martine Aubry di cui era amico. Stephane Hessel è stato uno dei principali redattori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, è venuto a mancare il 27 febbraio 2013. Ma c’è chi ha raccolto il testimone, e un movimento per la pace sta crescendo. Anche nel suo nome quella battaglia di civiltà continua.

***

  1. A proposito infine di genocidi ricordiamo che ce ne furono di molti, tanti diversi tipi, Senza andare tanto indietro nel tempo ricordiamo quello indonesiano, nel 1965- 66, che fu un genocidio compiuto non contro un popolo ma contro un Partito, e colpì, gli aderenti e militanti del Partito Comunista Indonesiano, ma non solo essi. Il dittatore Suharto uccise anche le altre minoranze etniche e religiose presenti nell’Isola in maniera analoga a quanto fecero i tedeschi un Africa con gli Herero nel 1904, poi gli Armeni, massacrati dai Turchi nella Prima guerra mondiale ; e nella seconda guerra mondiale non furono solo gli ebrei a venire trucidati dai nazisti ma anche i sinti e rom, giudicati come untermenschen (sub-umani!) ; nel 1982 -83 nel Guatemala le truppe del dittatore Rios Montt decimarono la popolazione maya, e la giunta militare argentina trucidò migliaia di studenti ed oppositori scaraventandoli in mare dagli aerei ; ci fu il genocidio dei Tutsi in Ruanda, i massacri nel Darfur, la pulizia etnica nella Bosnia Erzegovina etc.
    Da sottolineare e ricordare però che non ci furono solo i carnefici, ma ci furono anche i giusti che come Mandela, nel 1995 riconobbe le violenze compite dall’ANC che pure combatteva per una giusta causa, quella della lotta contro l’apartheid. I crimini contro la Pace sono innumerevoli, oggi più che mai l’umanità non può girarsi dall’altra parte o minimizzare ma impegnarsi contro il riarmo e le guerre, dare piu’forza all’ONU e sostenere la Corte Penale Internazionale, per fermare i crimini di guerra e arrestare i criminali che agiscono, spesso impunemente, abusando di posizioni di potere che di fatto negano civiltà, umanità, rispetto dei diritti civili e della dignità delle persone.

 

Cronotassi degli avvenimenti notevoli

1991.In Italia settimo governo Andreotti (Dc, PSI, PLI, PSDI).11 gennaio l’esercito russo occupa Vilnius capitale della Lituania. 9 giugno Referendum sulla preferenza unica alla Camera dei deputati. 30 giugno Insurrezione dei Serbi della Kraijna. Luglio: esodo di massa dall’Albania in Italia. Scioglimento del Patto di Varsavia. 19 agosto: Fallito golpe in URSS

1992. 15 Gennaio: la CEE riconosce l’indipendenza di Slovenia e Croazia, inizia la dissoluzione della Jugoslavia. 17 febbraio in Italia si scopre il sistema Tangentopoli, operazione “Mani pulite” che svela il sitema di potere democristiano.25 aprile. Si dimette il Presidente Cossiga, La mafia uccide Salvo Lima (16 marzo), Giovanni Falcone (23 maggio); Paolo Borsellino (19 luglio) Settembre : tempesta monetaria, l’Italia esce dallo SME; Ottobre :scioperi in Italia contro la manovra economica del governo; 4 novembre Bill Clinton eletto presidente USA; 13 dicembre elezioni amministrative in molti comuni del Nord Italia, si afferma la Lega Nord, un avviso di garanzia raggiunge Bettino Craxi.

1994 Gennaio Missione ONU in Somalia, contingente di pace italiano accolto a fucilate; altro avviso di garanzia a Craxi. 15 gennaio arrestato il boss mafioso Salvatore Riina. Altri avvisi di garanzia a Craxi (28 gennaio, 3 febbraio) è l’apoteosi di Tangentopoli i cui effetti costringono al carcere o alla fuga un intero gruppo dirigente ai vertici di partiti di governo e società pubbliche, a Milano il 29 marzo Andreotti è accusato di associazione a delinquere di tipo mafioso. Mario Segni esce dalla DC avendone constatata l’irriformabilità. 18 aprile il referendum sul sistema elettorale sancisce la fine del proporzionale. Con questo atto termina la Prima Repubblica

1994 26 gennaio, inizia il “ventennio Mediaset”: L’imprenditore Berlusconi annuncia ufficialmente il suo ingresso in politica (cosiddetta «discesa in campo») e si impadronisce del paese. Bisognerà attendere sino al 2013, quando sarebbe stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all’interdizione ai pubblici uffici per due anni, per frode fiscale per ripristinare nel paese una parvenza di decoro politico anche se con l’economia guidata o meglio eterodiretta da Bruxelles e fai ministri “tecnici” come Draghi e Monti. (scontando un anno di affidamento ai servizi sociali), decadendo quindi da senatore e cessando di essere un parlamentare dopo quasi vent’anni di presenza ininterrotta nelle due camere, dall’aprile 1994 al novembre 2013.

Dopo trent’anni la destra, quella neofascista e leghista, è giunta al potere: non per caso.

 

Marino Calcinari

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