L’epidemia di COVID-19 si è abbattuta sui sistemi d’istruzione del pianeta imponendo contesti inediti in cui far fronte ai vecchi e ai nuovi problemi. In generale le classi dirigenti dei vari paesi hanno agito in ordine sparso, sulla spinta dell’emergenza, e ignorando le voci di chi nella scuola o nell’università ci vive quotidianamente e ne conosce le condizioni. A questa situazione, che consegna il discorso sull’istruzione alla colonizzazione da parte di soggetti estranei, e che riduce i suoi lavoratori all’isolamento, all’impotenza e al silenzio, reagisce la FILEF (Federazione Italiana Lavoratori Emigranti e Famiglie) organizzando venerdì 19 febbraio alle 18.00 la videoconferenza Scuola e università al tempo della pandemia: da istituzioni a prodotti? Cosa chiedono i docenti?
Questo incontro riunirà docenti dalla scuola primaria all’università e una genitrice, provenienti da Italia, Belgio, Francia, Germania e Gran Bretagna (segue sotto l’elenco dei relatori). La dimensione transnazionale è fondamentale, perché è proprio dalla frammentazione dei discorsi e dalle esperienze che viene indebolita la soggettività politica di chi opera nell’istruzione. Il fatto che l’istruzione sia in teoria di esclusiva competenza degli stati, mentre è in pratica oggetto d’intervento delle organizzazioni internazionali e sovrannazionali a causa dell’interesse che essa riveste per l’economia, contribuisce alla scarsa democraticità e trasparenza dei processi decisionali, alla passività dei docenti o alla loro cooptazione in logiche che non sono quelle di una scuola di cittadinanza democratica. Diventa essenziale allora conoscere le altre realtà al di là dei confini, confrontarsi, capire, lottare assieme. Ed è significativo che siano ancora le associazioni di migranti a incaricarsi di aprire uno spazio transnazionale anche nel mondo dell’istruzione.
Nell’incontro si parlerà della situazione della scuola e dell’università nei vari paesi, in una dimensione sia generale, sia relativa alla propria esperienza personale. Ci si confronterà su sicurezza, didattica a distanza, digitalizzazione, i problemi legati all’uso acritico delle nuove tecnologie, i rischi di esclusione didattica e sociale, e di nuove disuguaglianze che si assommano alle vecchie. Ci sarà pure un momento dedicato alle proposte; in particolare si vuole ragionare della creazione di una rete di insegnanti a livello europeo per dialoghi e scambi. E come battersi anche per una piattaforma digitale UE libera, non legata ai giganti privati del web, da far utilizzare gratuitamente alle scuole e alle università dell’Unione Europea?
Francesca Lacaita
Per partecipare occorre richiedere il link scrivendo a nuovaemigrazione.belgio.filef@gmail.com.
Alla videoconferenza interverranno:
Marco Guastavigna, docente e formatore
Francesca Lacaita, docente scuola secondaria di secondo grado
Federica Bordoni, docente scuola secondaria di primo grado
Daniela Bastia, docente di scuola primaria
Salvatore Zingale, docente di semiotica Politecnico di Milano
Rosalia Attanasio (Francia), docente di scuola secondaria
Maurella Carbone (Germania), docente di scuola secondaria
Francesco Vizzarri (Germania), docente universitario
Maria Gotta (Belgio), docente
Ester Cilento (Gran Bretagna), genitrice
Moderatore : Pietro Lunetto, Filef