Nulla è ancora certo, ma il primo governo “populista” in un Paese fondatore dell’Europa sembra potersi realizzare. Lega e Cinquestelle stanno trattando. La logica avrebbe fatto pensare a rappresentanze di interessi sociali, e grografici, troppo diversi per governare insieme. Questo nonostante punti di contatto come sulle cattive politiche verso i migranti. Ma sembra invece prevalere un “appetito di governo”. Dico appetito non in termini di spartizione ma di funzione ormai assunta dalla politica. Proprio perché i governi contano assai poco sembra ai partiti di non poter farne a meno per esistere. Vedremo cosa farà questo eventuale governo alle prese con le promesse elettorali e con la presesenza del pilota automatico europeo. Non bisogna poi dimenticare che comunque c’è un Berlusconi che “concede” e farà valere il suo via libera. Comunque la fase sta cambiando. I sistemi politici europei si sono destrutturati. Il pilota automatico capisce che le vecchie coalizioni tra popolari e socialisti, di stampo liberista, sono esauste. E allora possono venir buoni anche gli odiati populisti. Magari aggiustando la rotta verso un “nazionalismo europeo” con tratti sciovinisti, securitari e contro i migranti. D’altronde il “terribile Orban” fa parte del partito popolare europeo e Macron l'”euronazionslismo” lo incarna. Il governo tra pentastellati e leghisti a me pare minaccioso. E temo che l’opposizione del Pd sarà di stampo liberista. Poi c’è la vita materiale delle persone che soffrono. Hanno perso, almeno in Italia, qualsiasi connessione con la sinistra. Ma la potrebbero ritrovare con qualcosa del tutto nuova, che ancora non c’è ma potrebbe, all’improvviso…
pensieri veloci