Roma
Un frutto urbano avvelenato
E / lezioni romane
Lo stadio degli inganni
Roma, tra rinuncia e rassegnazione
Roma. Oltre la desertificazione
Per parlare di futuro, a Roma, bisogna vincere una certa riluttanza, la stanchezza e il disincanto. L’immobilismo, il piccolo cabotaggio e la visione miope vincono, e si sposano alla gestione conservativa di piccole e grandi rendite di posizione, di piccole e grandi posizioni di potere annidate nella tecno-burocrazia che prospera anche nei palazzi del governo locale, spesso in connessioni con reti criminali che sfiorano e si intrecciano con mafie, n’dranghete, camorre. Manca, con ogni evidenza, una dimensione progettuale. Eppure, in questi anni di desertificazione delle tradizionali forme di aggregazione sociale, si sono creati nuclei di nuova socializzazione che si sono resi particolarmente visibili in occasione della pandemia dando vita a inedite forme di solidarietà. Possibile che quelle riserve di entusiasmo e generosità non possano muoverci a scegliere finalmente il nostro futuro uscendo dal mare inesauribile dei mediocri e degli opportunisti?
LAROMACHEVOGLIAMO
Sei1dinoi
Diamo lucha alla città
Scriviamo questo articolo da un luogo che vogliono demolire, eliminare, cancellare. Un luogo che ha accolto, incluso e rigenerato centinaia di donne maltrattate e indifese, impoverite e disorientate. Un luogo che ha offerto solidarietà, condivisione e comunanza. Un luogo che ha coltivato e agito sentimenti sociali e culture politiche.
Un luogo femminista.
Si chiama Casa delle donne Lucha y Siesta e da undici anni ospita gratuitamente donne che chiedono di essere aiutate…
AltraMente
All’interno dell’associazione AltraMente locata nel quartiere di Torpignattara in Roma sono state realizzate delle interviste ad alcune donne, prevalentemente di origine bengalese, e ad alcune operatrici della suddetta associazione. Queste donne sono accomunate dalla ricerca e dalla volontà di impiegarsi all’interno del mondo del lavoro con l’obiettivo di raggiungere l’indipendenza economica che possa permettere loro una stabilità. Difatti, nessuna di loro ha la possibilità di ritenersi del tutto autonoma…
Un’altra “Mandrakata” dei soliti noti
Di Fabio Alberti – Ora che la banda di costruttori, avvocati, assessori amici del Sindaco di Roma , del segretario della Lega e del Presidente della Regione Lazio è finita al gabbio il rischio è che la vicenda del Business Park di Tor di Valle (impropriamente chiamato Stadio della Roma) sia derubricata a mero affare di corruzione e tangenti