crisi strutturale dell’Europa

Sinistra e migrazioni: lotte dei migranti

Sinistra e migrazioni

di Marco Noris – Nei primi anni ’90 del secolo scorso, Immanuel Wallerstein cercò di analizzare il processo di disintegrazione del sistema-mondo, all’indomani della fine del sistema bipolare della guerra fredda che aveva governato il pianeta dal 1945. L’analisi non era solo determinata da un esercizio accademico volto all’interpretazione ex post bensì, come consuetudine della World System Theory, era finalizzata a delineare le tendenze future del sistema-mondo stesso. In particolare nel saggio “La guerra fredda e il Terzo mondo: i bei tempi andati?”, ad un certo punto Wallerstein si pone direttamente questa domanda: “Cosa accadrà al Terzo mondo?” dandosi immediatamente la risposta: “Poco di buono”. La diminuzione della partecipazione del Sud del mondo ai processi produttivi mondiali, la fine dei movimenti di liberazione nazionale e la loro sconfitta nei processi di autoderminazione finalizzati allo sviluppo nazionale erano le principali cause evidenziate al fine di spiegare quella che sarebbe stata la traiettoria di molti dei paesi del cosiddetto Terzo Mondo.