Come è noto il Rialto nella sua storia ha avuto una serie di vicissitudini complicate ma nonostante tutto è riuscito a rappresentare un centro di produzione e fruizione socio-culturali particolarmente innovative andando a costituire anche un momento importante nella vita della città di Roma.
Nel tempo ha dovuto confrontarsi con sei processi penali, di cui tre ancora pendenti, tre assoluzioni, tre sequestri e tre dissequestri, due sgomberi e ora l’agenzia delle entrate è arrivata a battere cassa.
Questa richiesta tanto sbagliata da potersi qualificare come una aggressione verte sempre sullo stesso punto delle altre: il Rialto non sarebbe un centro culturale ma una attività imprenditoriale con lo scopo del lucro.
E’ una interpretazione delle cose pericolosa: se si affermasse significherebbe eliminare in un sol colpo tutto l’associazionismo socio/culturale dell’agibilità democratica in questo paese.
Per questo gli attivisti del Rialto continuano a contrastare questa stolta visione come hanno già fatto in sede penale anche in ambito di confronto con l’agenzia delle entrate.
Questa volta serve il sostegno e il contributo di tutti e per questo siamo tutt* invitat* nei limiti delle volontà e possibilità a sottoscrivere una campagna di finanziamento a favore del Rialto promossa sul sito gofundme.com e di cui facciamo seguire il link.
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