C’è chi crede che il riscaldamento globale non dipenda dall’attività umana, che Elvis Presley sia vivo ma Paul McCartney sia morto nel 1966, che l’allunaggio non sia mai avvenuto e che il filmato l’abbia realizzato Spielberg in uno studio cinematografico, che le donne siano meno intelligenti degli uomini e che per questo motivo gli scienziati sono in maggiorenza maschi, che la terra sia piatta, che gli zingari rubino i bambini, che gli aerei diffondano scie chimiche per ingegnerizzare il clima … e chi crede che esistano le razze umane.
Tutte queste “credenze” resistono ai dati scientifici, all’evidenza e perfino all’esperienza personale ma, a parte l’ultima, non sono “scolpite nella pietra”. Come altrimenti dovremmo considerare la nostra Costituzione, la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, la Convenzione europea sui diritti umani, il Trattato dell’Unione europea? Non è forse arrivato il momento di liberarci di quel riferimento insensato, inserito in quei documenti per esprimere il rifiuto di ogni forma di discriminazione e sopravvissuto per inerzia o per ignavia?
Rimarremo comunque antirazzisti fin tanto che esisteranno i razzisti che, del resto, delle parole scolpite nella pietra se ne fottono.