editoriali

Se otto miliardi vi sembran pochi….

di Nicoletta
Pirotta

La scarsa fertilità delle donne italiane pare essere uno degli assilli che toglie il sonno ad alcuni ministri del governo.

Il ministro dell’agricoltura Lollobrigida, si duole a tal punto del fatto che le nascite in Italia siano troppo poche da agitare uno degli spauracchi caro ai sovranisti di ogni latitudine: la “sostituzione etnica”.

Cioè quella bizzarra teoria secondo cui la “razza bianca”, in questo caso italica,  potrebbe essere sostituita dai migranti non occidentali che si ostinano a sbarcare sulle nostre coste nonostante si chieda loro di non farlo.

Giova ricordare che i sovranisti hanno in odio anche l’omosessualità e l’aborto visto che potrebbero impedire nuove nascite e portare all’estinzione dell’occidente bianco.

Di contro il ministro dell’economia Giorgetti affronta il “problema” in modo più pragmatico : meno tasse a chi mette al mondo bimbi, rigorosamente italici of course. con una detrazione per figli fino a un tetto massimo di 10.000 euro.

Più figli, meno tasse: è il “reddito di gravidanza” come l’ha definito “Il Giornale”, quotidiano amico del governo.

Nel mentre andava in onda questo circo Barnum, AIDOS, l’Associazione Italiana delle Donne per lo sviluppo, in collaborazione con l’UNFPA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva, hanno presentato il “Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2023”.

E così si scopre che gli esseri umani che abitano la terra sono ben otto miliardi, il numero più alto nella storia!

Qualcuno, per favore , avvisi i due ministri che il problema non è mettere al mondo altri esseri umani  ma semmai garantire una miglior qualità di vita a coloro che al mondo già ci sono.

Ed infatti chi ha organizzato la presentazione del “Rapporto” scrive in una nota: “Viviamo collettivamente più a lungo e, nel complesso, godiamo di una salute migliore. Ma viviamo anche in un mondo di inquietudini: l’incertezza economica, il cambiamento climatico, le pandemie ancora in corso, i conflitti e le devastazioni che ne conseguono”.

“Anziché chiedersi se il tasso di fertilità sia troppo alto o basso” sostengono AIDOS e UNFPA, “è più importante capire se le persone siano in grado di realizzare i loro diritti sessuali e riproduttivi, e in caso contrario, che cosa è necessario per colmare le lacune? E in particolare, quanto sono in grado donne e ragazze di decidere sui loro corpi? Hanno accesso completo all’assistenza sanitaria? E ancora, è garantito per tutte e tutti lo spazio per poter scegliere come richiedono gli standard dei diritti umani?”

I figli vengono al mondo non per pareggiare i conti con i migranti o se si riducono le tasse ma se le donne lo vogliono. Piaccia o no.

Quando se lo possono permettere, le donne decidono di procreare se dispongono di una casa, di un lavoro, di risorse economiche sufficienti, di servizi che supportino la genitorialità, di prospettive di vita positive.

Ma ai ministri dei miei stivali questi discorsi provocano l’orticaria convinti come sono che per una donna, specie se bianca ed occidentale, essere madre debba essere un obbligo!

No miei “cari” essere madre dovrebbe poter essere una scelta, non altro.

Voglio però evidenziare un altro aspetto.

In un bel libro di qualche anno fa,  “Una su cinque non lo fa”, Eleonora Cirant, intervistò 15 donne sulla maternità .

Le interviste confermarono che la maggior parte delle donne che non mettono al mondo figli (il 5% del totale) decide in tal senso per motivi economici e di contesto. Ovvero lavori precari, pochi soldi, relazioni fluide, servizi che non ci sono.

Ma c’è di più. Il libro fa comprendere che non sempre la scelta è riferibile ad un puro parametro economico: le interviste e i ragionamenti svelano un mondo di desideri differenti ed articolati, frutto di un contesto nel quale la maternità non è sfida facile, ma neanche e per fortuna l’unico destino possibile.

Cioè a dire che il non essere madre può essere una scelta possibile e di pari valore come il volerlo essere. Mi pare un bel salto di civiltà.

Alla faccia di chi vive con un torcicollo cronico che impedisce di guardare avanti e fa credere necessario aumentare ulteriormente il numero degli umani che vivono sulla terra.

Nicoletta Pirotta

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1 Commento. Nuovo commento

  • Marcello Pesarini
    26/04/2023 22:40

    Ci sono persone che non riescono ad accettare la realta’. Allora decidono che la realta’ e’ sbagliata, e per punirla costruiscono ideologie senza idee ma le supportano con arroganza e con l’odio che covano verso la realta’. Cosi nascono i piu pericolosi razzisti, bigotti, fobici con molte fobie. Fermiamoli con l’amore per le nostre vite, rendiamoli incapaci di nuocere

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