La narrazione desiderante
Nella lingua inglese esiste l’espressione “wishful thinking” (pensiero desiderante, illusorio, speranzoso) per designare un pensiero che, piuttosto che procedere da un ragionamento, possiamo sottointendere di tipo scientifico consequenziale, arriva a delle conclusioni semplicemente perchè al suo autore sembrano desiderabili.
Per non dover mettere in discussione le conclusioni, di solito l’autore si aggiusta delle premesse credibili, sostenute da qualche bias cognitivo e da dati parziali, solitamente presentati in modo volutamente distorto o comunque drammatizzato (Rosling 2018, p.22).
Il linguaggio politico abbonda di questo pensiero desiderante, è il carattere principale della liberale democrazia del conflitto, degenerata in populismo massmediatico. I rappresentanti delle varie parti sociali, spesso autonominati o eteronominati rappresentanti o portavoce, espongono teorie, proposte legislative o misure di politica economica che semplicemente fanno gli interessi particolari della categoria sociale di riferimento, da cui si aspettano consenso.