Molti esperti, in questi giorni, stanno spiegando le ragioni di ciò che accade in Ucraina. Io non conosco bene l’Europa dell’est e la sua storia, quindi non mi permetto di intervenire in questo dibattito. Vorrei invece, in poche righe, esprimere qualche pensiero “a caldo” sul modo in cui noi dovremmo leggere gli avvenimenti in corso.
Innanzi tutto, credo che si dovrebbe evitare l’errore di credere che il male sia dovuto a un soggetto unico, intrinsecamente malvagio che, per una specie di svista, è stato lasciato libero di agire e la cui eliminazione porterà al ritorno della pace e della giustizia..
La Russia di Putin non sta compiendo un’azione strana, assurda, inedita; sta compiendo un’azione che anche i paesi della Nato hanno compiuto con cadenza quasi periodica negli ultimi trent’anni. L’esempio più eclatante è la guerra per il Kosovo del 1999, quando la Nato ha devastato la Serbia facendo finta di difendere i diritti umani dei kosovari, a loro volta oppressi dal governo di Milosevic. Poi gli Stati Uniti, assecondati dai loro alleati fedeli, si sono inventati le armi di distruzione di massa per prendersi il petrolio dell’Iraq; sono seguite le scellerate politiche in Libia, Afghanistan ecc. Insomma, la tragedia che si sta consumando in Ucraina non è niente di strano, la novità – al netto delle ragioni specifiche di ogni guerra – è che non siamo noi occidentali a gettare le bombe.
Quindi, un primo punto da mettere a fuoco è che la guerra in Ucraina non è dovuta alla malvagità di Putin, né a una qualche caratteristica specifica della politica russa; è un fatto normale nella vita delle potenze militari. Putin non è né più malvagio né più folle di quanto lo siano molti governanti, non è un mostro, non è il nemico assoluto. È un normale capo di uno Stato poco democratico, ma con un esercito ben armato, che persegue normali scopi di potenza anche con mezzi molto spregiudicati (si pensi alla Cecenia).
Stabilito questo punto, di fronte all’invasione dell’Ucraina, cosa dovremmo fare? Non certo imbarcarci in una guerra per rimandare l’esercito russo a casa sua. Questo significherebbe trasformare l’Ucraina in un cumulo di macerie, provocare milioni di morti e rischiare l’allargamento del conflitto a tutta l’Europa. Sarebbe una follia. L’alternativa sono le sanzioni che, però, a sentire gli esperti, sono armi molto spuntate, per il semplice fatto che l’economia russa è profondamente integrata con la nostra e che la sua rovina sarebbe anche la nostra rovina. Secondo alcuni studiosi, alcune misure economiche ritorsive sono possibili e in qualche misura efficaci; ma non possiamo certo aspettarci che spingano Putin a tornare sui suoi passi e, magari, a chiedere scusa.
Alcuni propongono di chiedere con forza a Putin il cessate il fuoco immediato, e di avviare un’azione diplomatica da condurre in buona fede da tutte le parti. Certo, questo sarebbe meraviglioso: una decina di persone importanti e di buona volontà che si mettono intorno a un tavolo per risolvere i problemi, per farla finalmente finita con il flagello della guerra e per rischiarare le menti oscurate dalla violenza. Si tratta, con ogni evidenza, di un bel sogno, di qualche cosa che non c’è. Sia chiaro, io non disprezzo affatto chi fa queste proposte: rinunciare a instaurare un dialogo onesto significa ammettere che il mondo è consegnato alla violenza: una cosa che nessuna persona civile può accettare senza perdere il senso dell’esistenza. L’importante è non credere troppo a simili proposte: la realtà è che il governo russo (ed è in buona compagnia) non è sensibile alle ragioni dell’umanità.
Che fare allora? Bisogna evitare di peggiorare la situazione, impedire che la violenza si allarghi o si intensifichi a causa delle nostre scelte. Non molto di più credo. L’invasione dell’Ucraina è già la sconfitta di ogni pacifismo, di ogni dialogo, di ogni politica distensiva e lungimirante. Io penso che, invece di chiederci, con una certa ipocrisia, cosa fare adesso, dovremmo chiederci cosa potevamo fare, e non abbiamo fatto, per costruire un mondo davvero pacifico. Perché quando avremo finito di assistere impotenti al disastro in Ucraina, ci si dovrà rimboccare le maniche e fare tutto quello che avremmo già dovuto costruire: un diritto internazionale rinnovato, un dialogo aperto e costante con tutti i nostri vicini (russi, asiatici e africani), una lotta efficace alle disuguaglianze (che dovrà comprendere anche un ridimensionamento di certe dinamiche capitaliste), una riforma delle istituzioni democratiche all’interno degli Stati (per renderle maggiormente rappresentative e trasparenti), un rafforzamento dell’Unione Europea in senso federale e responsabile nei confronti dei suoi cittadini. Che la tragedia ucraina serva almeno a convincerci che la via per la pace è questa e nessun’altra.
Alberto Castelli
6 Commenti. Nuovo commento
«ridimensionamento di certe dinamiche capitaliste»
seeh, come no?!? “ridimensionamento”… o è invece tempo di “cambio di paradigma? Liberismo: FINE.
Basta con una struttura socio-economica mondiale/globale mossa dall’accumulo di ricchezza del singolo/privato;
inizio dell’era mossa dal “bene comune”;
la RICCHEZZA (naturale e prodotta) è di tutti; PUBBLICA, non PRIVATA
tutto il resto è ampiamente condivisibile !
Ue, Stati Uniti, Nato ed ONU hanno sbagliato tutto sulla guerra tra Russia ed Ucraina, dando tutte le ragioni a Putin, che sta dimostrando la sua potenza, la sua arroganza, la sua impunità, ben conscio che nessuno lo poteva e lo può fermare. Veto all’ONU ? Ma ridicolo, se dispone che dietro una aggressione armata da parte di uno Stato valga il suo diritto al veto per non far intervenire le forze ONU. In questo caso, fin dal primo giorno di guerra l’ONU doveva schierare le truppe di pace ai confini delle zone filorusse, magari, permettendo che la Russia “liberasse” queste dall’appartenenza all’Ucraina, ma impedendo che il conflitto diventasse una guerra totale su tutto il territorio dell’Ucraina, peraltro ingiustificata rispetto a quanto dichiarato da Putin. Quindi, o dietro tutto ciò, ci sono altri accordi ed interessi utili a tutti, permettendo quanto ora accade, oppure siamo tutti governati da incapaci, difesi da nessuno, protetti con inerzie e fandonie.
Io sono devastata dal fatto che in questo conflitto dove c’è una sofferenza infinita molti giornalisti riescono a scrivere allo stesso modo di una partita del pallone. Io esprimo solo il mio parere, non sono opinioni e lavaggi del cervello che Ucraina e Russia hanno una storia e anche il dna identico o altrimenti simile per una grande varietà delle etnie della vecchia Unione sovietica, c’è un piccolo particolare che Kiev è la vecchia capitale della Russia, è un fatto storico. La guerra assurda viene continuamente incentivata con armi e false promesse, dal altro lato incolpano sempre stessa persona che ha scatenato inferno, per logica di ogni avvenimento un unico essere nn può provocare un disastro così. Poi in ogni disastro provocato c’è sempre chi gode e ha dei vantaggi economici e sociali. Come in un qualsiasi episodio di un film giallo🙂il colpevole ha un grosso e grasso motivo.
Un sogno Sanremo la guerra
Avevo mangiato pesante ieri a cena mi erano avanzate un po’ di cotiche con i fagioli , un po’ di frittata di carciofi e vari affettati, il tutto andava a completarsi con qualche fetta di pane e due bicchieri di vino.
Non essendoci niente in TV come spesso accade mi sono avviato verso il letto .
Spengo la luce , mi addormento e altre luci si accendono sono quelle dell’Ariston di Sanremo sembra tutto così vero !
i protagonisti sono gli stessi ,
c’è il presidente della repubblica Mattarella , c’è Amadeus , Gianni Morandi e tutti i cantanti , la differenza la fa solo un Benigni più giovane .
Ad un certo punto entra Benigni sul palco dell’Ariston di corsa , proprio come un piccolo diavolo !
Sbraita , impreca , dopo poco con il cuore in gola dice :
Ma siete tutti pazzi ? Lo sapete che se scoppia una guerra nucleare non esiste più l’Ariston mentre adesso si canta come niente fosse ?
Basta con tutta questa propaganda di odio in TV e giornali , non ne posso veramente più.
La pace non va nemmeno trattata e vergognosamente nemmeno si tratta va imposta e basta cavolo !
Qui in ballo c’è il futuro nostro e dei nostri figli .
Americani , Russi , Ucraini , Europei fatevi una camomilla e se non basta fatevi pure una canna tutti insieme !
Ma cosa state facendo ?ma siete diventati tutti quanti pazzi ?
Putin lascia l’Ucraina immediatamente e tu Zelewsky prometti di non bombardare più il Donbass Perdio !
A proposito anche voi della Nato e fatela finita una volta per tutte di esercitarvi alla guerra, se proprio non ne potete fare a meno non scassate la minchia e giocate a Risiko che e’ meglio !
A un certo punto con grande Enfasi parla di Berlusconi, Silviuccio caro ma sei ancora in politica ? Mannaggia a te mannaggia !
Ma lo sai che Vauro ti vuole baciare con la lingua in bocca ? Adesso lo pretendo chiamateli tutti e due li voglio qua in questo momento !
Poi indirizza il suo sguardo verso il palco dove siede Mattarella esordendo con queste testuali parole : Signor Presidente mi dica se l’Italia ripudia la guerra come risoluzione nelle controversie internazionali come e’ che la prima cosa che si fa e’ quella di armare ?
Signor presidente mi illumini ?
La faccia di Mattarella sempre festeggiato e apprezzato viene inquadrata ed e’ una faccia per la prima volta basita e imbarazzata .
Benigni continua con un suo monologo:
Io vi amo cari Americani , amo il vostro sogno , amo la libertà ma non capisco perché non riusciate a convivere in pace con i Russi e i Cinesi ? Perché dovete stanarli da tutte le parti del mondo , in tutte le controversie economiche e di guerra piuttosto di favorire la pace e il dialogo ?
Il mondo ha bisogno di una pacifica convivenza , di regole comuni e non certo di sopraffazione!
I popoli vogliono questo , vogliono vivere sereni una volta per tutte !
non vogliono più nessuna guerra , non vogliono più vedere nessuna barbarie ne ora ne mai più .
Cari signori mi rivolgo a voi che decidete le sorti del mondo non dimentichiamo mai la cultura come mezzo di pace , non boicottiamo assolutamente la cultura degli altri, lo fece solo Hitler !
Noi dobbiamo invece amare Dostoevskij e tutta la cultura di un grande popolo come quello Russo e questo vale come la cultura di ogni paese .
Cari signori mi rivolgo ancora a voi che decidete le sorti del mondo , oggi agli alleati dobbiamo la democrazia nel nostro paese ma anche ai fratelli Russi che hanno avuto più morti di tutti probabilmente più 25 milioni di morti per combattere il Nazifascismo , i Russi che sono entrati per primi a liberare i campi di concentramento in Europa .
Dopo questo monologo tiro il piumino cambio fianco, sono sereno non vorrei più risvegliarmi , questo e’ il mio mondo , quello che vorrei .
Questo e’ stato il più bel festival di Sanremo mai visto in vita mia quello che non esiste !
Mi rigiro ancora piangendo , ho bisogno di tutto questo come ne hanno bisogno la stragrande maggioranza degli italiani ma anche tutto il resto del mondo di coloro che non si minacciano e pensano solo onestamente a portare il pane a casa , piuttosto di propagandare criminosamente questa scellerata e immonda guerra .
Il Benigni che conoscevo non esiste più purtroppo , specialmente adesso che ce ne era un gran bisogno !
Adesso Benigni non ha più il coraggio di una volta di affondare il coltello dove va affondato parla della costituzione solo attraverso una inutile retorica mielosa fatta di parole astratte più che di fatti concreti .
Sono forse troppo visionario e sognatore ma per me questo e’ un antidoto per sopravvivere non accettando un mondo che detesto con tutto me stesso fatto di fin troppa ipocrisia e diseguaglianza .
Concordo