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Oggi Valencia, domani casa tua!

Riprendiamo la petizione di Ultima Generazione che chiede al Governo italiano l’istituzione di un fondo permanente e preventivo di 20 miliardi per riparare ai danni delle catastrofi climatiche che stanno distruggendo le nostre vite –

In Italia i disastri “naturali” sono diventati la norma a causa del collasso climatico: ad oggi, nel 2024 si sono verificati ogni giorno 7 eventi climatici estremi, tra nubifragi, grandinate e trombe d’aria [1]; nel 2002 erano uno ogni tre giorni.

È facile perdere il conto dei disastri climatici che hanno portato morte e devastazione nel nostro Paese: Ischia e le Marche nel 2022, la Romagna e Campi Bisenzio nel 2023, poi ancora alluvioni in Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Sardegna in questo autunno 2024. Per non parlare di ciò che è successo poco distante dai nostri confini: in Francia meridionale e in Spagna, è piovuto in poche ora quanto normalmente piove in un anno intero [2].

Non si tratta di eventi isolati e scollegati ma della nuova normalità del clima in Italia.

Per questo chiediamo al governo un fondo preventivo e permanente di 20 miliardi di euro, sempre pronti ad essere spesi per ripagare i danni da calamità ed eventi climatici estremi. Vogliamo che tutte le persone che vedono le proprie case, le proprie strade, i propri raccolti devastati da alluvioni, grandinate e siccità anomale vengano ripagate di ciò che hanno perso, immediatamente.

In Italia solo tra il 2013 e il 2023 le calamità naturali hanno provocato danni economici per un ammontare di 43 miliardi di euro [3]. Lo Stato ha risarcito solo una minima parte (nemmeno il 10% dei danni da frane e alluvioni [4]) e l’attuale governo non ha nessuna intenzione di cambiare le cose: anzi, oltre a non programmare un risarcimento completo, sta recuperando questi fondi da tagli alle fasce più deboli.

Vogliamo invece che a pagare questo fondo siano i maggiori responsabili, livellando in questo modo le ingiustizie sociali: tassazione degli extra-profitti delle industrie fossili, taglio dei sussidi pubblici ai combustibili fossili, delle spese militari, degli stipendi della classe politica.

I soldi ci sono, basta avere il coraggio di toccare i privilegi dell’1% più ricco.

Firma anche tu per chiedere al governo di istituire un fondo riparazione affinché le vittime dei disastri possano avere giustizia.

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