Il Parlamento Europea, il 20 maggio 2021, ha adottato una Risoluzione d’iniziativa sui “Nuovi canali per la migrazione legale di manodopera”, approvando, senza emendamenti, la Proposta di Risoluzione contenuta nella Relazione adottata, il 26 aprile 2021, dalla Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni. I contenuti della Risoluzione sono sommariamente sintetizzati nel Comunicato stampa dello stesso 20 maggio.
La proposta di Risoluzione è stata oggetto di una discussione svoltasi il 19 maggio. Dopo l’introduzione della relatrice Silvie Guillaume, del Gruppo Socialisti e Democratici, è intervenuta la Vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas. Oltre alle felicitazioni di rito per l’iniziativa del Parlamento, ha presentato le proposte che la Commissione ha in cantiere in materia di migrazione. Riguarderanno la revisione della Direttiva sul soggiorno di lungo periodo – per migliorare i diritti e la mobilità all’interno dell’UE di quei migranti che sono già ben integrati nelle nostre società – nonché della Direttiva sul permesso unico, per rendere più facile l’ammissione di lavoratori a bassa e media qualificazione – per i datori di lavoro e le autorità dell’immigrazione. È inoltre in preparazione una piattaforma europea per il reclutamento internazionale che aiuterebbe ad abbinare le competenze dei lavoratori migranti con le esigenze dei datori di lavoro dell’UE.
Relegando “al lungo termine”, le proposte contenute nella Proposta di Risoluzione del Parlamento, e pur “accogliendo con favore i suggerimenti più lungimiranti della vostra relazione”, la Vicepresidente Schinas ha chiaramente lasciato capire che – piuttosto che a modifiche legislative – la Commissione Europea è interessata al bricolage dei programmi di cooperazione, ai partenariati, ecc.
Nella discussione che è seguita, tutti i Gruppi, ancorché con diverse sottolineature, hanno manifestato consenso alla Proposta di Risoluzione, ad eccezione dei Gruppi di destra, Identità e Democrazia (ID) e Conservatori e Riformisti Europei (ECR).
La Risoluzione è stata approvata con 495 voti a favore, 163 contrari (compresi i deputati della Lega e gli italiani di ECR) e 32 astensioni. In precedenza, un emendamento sostitutivo dell’intera Risoluzione, presentato da ID, era stato respinto, avendo ottenuto pressoché soltanto i voti dei due Gruppi di destra.