Ridare il primato ai diritti collettivi ed al potere dei cittadini e dei popoli contro il dominio della finanza globale privata.
Questo è il senso delle proposte approvate ieri, 22 marzo, da quaranta parlamentari di 18 Paesi d’Africa, d’America del Nord, d’America centrale e del Sud, d’Europa e del Medio oriente riuniti via web per iniziativa dell’Agorà degli Abitanti della Terra e di un gruppo di parlamentari europei dei Verdi, della Sinistr a, e dei Progressisti. Sono venuti dal Belgio, Camerum, Canada, Cile, Egitto, Francia, Giordania, Italia, Libano, Messico, Nicaragua, Palestina, Portogallo, Senegal, Togo, Tunisia, Uruguay, Venezuela. Fra i partecipanti tre parlamentari italiane: Elena Fattori, Paola Nugnez e Rossella Muroni.
Il 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua. I presenti sono andati oltre la tradizionale retorica dell’acqua e sono andati diritti all’obiettivo di rimuovere le cause principali che hanno condotto al diniego del diritto universale all’acqua per più di 2 miliardi di esseri umani, all’assenza d’igiene per più di 4 miliardi di persone ed alla devastazione ecologica dell’acqua e della vita naturale del Pianeta.
Ecco le quattro proposte approvate ed i corrispondenti impegni assunti :
- Abolizione immediata da parte dei governi sovrani delle due misure prese dalle borse, cioè: apertura ai mercati dei prodotti derivati delle transazioni finanziarie sui contratti a termine nel campo dell’acqua; creazione delle imprese Natural Assets Corporation (le NAC )
- Arresto dei processi di monetisation generale de la nature
- Creazione del comitato mondiale dei cittadini per la sicurezza idrica mondiale
- Convocazione, per iniziativa parlamentare, di una conferenza mondiale nel 2025 per la definizione improcrastinabile di un nuovo sistema finanziario mondiale responsabile, e non predatore della vita della terra.
Riccardo Petrella