Da quel naufragio del 3 ottobre 2013, quando al largo di Lampedusa persero la vita 368 persone, ne sono accaduti molti altri, senza che il volto disumano delle politiche di respingimenti cambiasse. Questo libro racconta le loro storie, restituisce la voce a chi non ce l’ha più o non viene ascoltato. Vi hanno contribuito giornalisti, attivisti, europarlamentari, demografi, sociologi, antropologi e studiosi di altre discipline accomunati dall’impegno per i diritti umani. Lampedusa è uno dei luoghi raccontati, è il cuore del volume che raccoglie reportage appassionati e documentati che rimandano alle tante rotte, spesso poco osservate, da cui le persone tentano di “bruciare le frontiere”: quella balcanica che parte dall’Afghanistan, di Ventimiglia, per fuggire dall’Italia, l’enclave spagnola di Ceuta e Melilla in Marocco, la giungla francese di Calais, per arrivare al Regno Unito e al gelido confine fra Bielorussia e Polonia.
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