In “Intersezioni femministe” pubblichiamo oggi il link ad un articolo di Cristina Morini, giornalista e ricercatrice sociale indipendente, che tratta di lavoro femminile : ” Il posto delle donne e il ricatto della sopravvivenza: politiche autoritarie del presente”
Abbiamo ritenuto utile pubblicare articolo perché da una parte mette in luce quanto ancora sia fragilizzata e marginalizzata l’occupazione femminile, in particolare dopo la pandemia che ha interrotto, o comunque modificato, quel processo di “femminilizzazione del lavoro” che pur fra grandi limiti e innegabili contraddizioni ha consentito percorsi globali di autodeterminazione non solo economica.
Oggi le donne sono costrette, di nuovo e sempre di più, ad accettare lavori brevi o sottopagati (che non consentono una vita dignitosa) oppure a restarsene a casa per svolgere quei lavori di riproduzione sociale che il modello di welfare attuale, frutto di controrifome all’insegna del più feroce liberismo, ha praticamente espunto.
E dall’altra parte colloca questa realtà lavorativa nel contesto storico attuale caratterizzato da autoritarismo, violenza, logiche di guerra, consentendo di comprenderne meglio le caratteristiche e le finalità.
Scrive, infatti, Cristina Morini : “Penso allora che in questo periodo violento della storia che stiamo vivendo, tra bombardamenti e desertificazione, il tema di una teoria dell’autorità ritorni centrale perché esplicita tutti gli elementi di una teoria del dominio sociale che corrisponde alla situazione che si sta creando: «Solo nel periodo della preparazione della guerra mondiale sono presenti tutti gli elementi per una nuova teoria del dominio sociale che corrisponde alla nuova situazione del suo complesso», scrive Herbert Marcuse nel 1936. «Nelle gravissime crisi economiche si organizza un apparato politico totalitario. I rapporti sociali assumono una nuova forma. La teoria acquista, in generale, un nuovo significato: è consapevolmente “politicizzata” e trasformata in arma dello stato autoritario e totalitario. L’unità della teoria borghese in queste fasi ha carattere negativo: consiste esclusivamente in un fronte comune contro il liberalismo e contro il marxismo […] Il rapporto di autorità e di dominio è determinato in modo che l’autorità non appare come una funzione del dominio, uno strumento del potere ecc., ma come fondamento del dominio stesso».
Proprio per questo intreccio tra dati reali e di contesto ci è parso un testo capace di promuovere riflessioni e sollecitare discussione, adatto quindi alla rubrica che curiamo.
Paola Guazzo e Nicoletta Pirotta