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Il GUE/NGL dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori

di  
Andrea Allamprese e Giovanni Orlandini

Contro il dumping sociale nell’UE. Verso una proposta del GUE/NGL per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici in distacco transnazionale

Lo studio di Marco Rocca (consultabile al seguente link servirà come base per una proposta dell’eurogruppo della sinistra GUE/NGL al Parlamento Europeo di revisione organica della disciplina del distacco transnazionale, che è ancora inadeguata a contrastare il fenomeno del dumping sociale all’interno dell’Unione Europea.

Infatti le riforme degli ultimi anni (la c.d. Direttiva enforcement 2014/67 e la Direttiva 2018/957 di modifica della Direttiva madre n. 1996/71), pur migliorando il quadro regolatorio a livello europeo, non garantiscono ancora la piena parità di trattamento tra lavoratori stranieri distaccati in un altro Stato membro e lavoratori nazionali. Per questo lo studio avanza delle proposte di riforma che intendono incidere sia sulle condizioni di lavoro, sia sul regime previdenziale applicabile ai lavoratori distaccati. Sotto il primo profilo, l’idea di fondo è “assorbire” la materia del distacco nell’ambito delle regole che governano la libera circolazione dei lavoratori, saldamente presidiata dal principio di non discriminazione sancito dal Trattato sul funzionamento dell’UE (oltre che dalle Direttive e i Regolamenti in materia). Sul secondo piano, si propone di superare l’attuale regola (prevista dal Regolamento 883/04 relativo al coordinamento dei sistemi nazionali di sicurezza sociale) che permette all’impresa distaccante di continuare a beneficiare del regime più favorevole previsto dalla normativa dello Stato d’origine. In base alle nuove regole all’impresa che distacca i propri dipendenti in uno Stato membro diverso da quello di origine sarebbe imposto un obbligo di contribuzione aggiuntiva nel paese ospitante, con conseguente trasferimento nel paese d’origine dei contributi versati al termine del distacco. Tale meccanismo dovrebbe garantire al lavoratore distaccato anche l’accesso alle eventuali prestazioni per malattia e infortunio previste dal sistema previdenziale del paese ospitante, problema questo emerso con forza durante la crisi da Covid-19, si veda su questo punto la lettera 3.6.2020 al Commissario Nicolas Schmit della Federazione europea dei lavoratori delle costruzioni .

allegato 1) 

Testi normativi essenziali:

allegato 2 Direttiva 1996/71

allegato 3 Direttiva 2014/67

allegato 4 Direttiva 2018/957

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