Il prossimo 7 aprile, giornata mondiale della salute, noi, insieme a tante altre associazioni e organizzazioni che sostengono la ICE noprofitonpandemic.eu/it , siamo impegnati un uno sciopero della fame per rendere ancor più visibile la nostra rabbia di fronte alla crisi sanitaria e al modo in cui viene affrontato sia a livello nazionale che europeo.
Mentre il contagio del corona virus continua a crescere e costringe milioni di persone a casa, le attività vengono chiuse o gravemente ridotte, i principali media, oscurano colpevolmente l’unica proposta che possa veramente cambiare lo scenario, sottrarre alle grandi case farmaceutiche il destino della salute dei cittadini e delle cittadine.
L’Iniziativa dei Cittadini Europei che chiede di rendere i brevetti sui vaccini, accessibili e a disposizione degli Stati per una produzione di massa, è una azione politica riconosciuta dalla Unione Europea, ma non dal sistema mediatico pubblico, che cerca di “parlare di altro” per non affrontare il nodo vero della questione.
“Soldi pubblici, controllo Pubblico” con queste parole Manon Aubry, co-capogruppo al parlamento europeo del gruppo la Sinistra, si è rivolta alla presidente della Commissione Ursula Von der Lyen.
Miliardi di euro infatti sono stati destinati per arrivare ai risultati della ricerca per i vacccini, a quella montagna di denaro pubblico ora si sommano altri per l’acquisto di ulteriori dosi necessarie. Il tutto mentre solo le big pharma decidono a chi inviare e a chi no e a quale prezzo, magari tenendo ad Anagni 29 milioni di dosi in frigorifero per qualche mese.
Fuori continuano a morire, e il governo che fa? Si costerna, s’indigna, s’impegna. Poi getta la spugna con gran dignità !
Noi non ci stiamo e il 7 aprile chiediamo sia una giornata di mobilitazione delle coscienze per riportare al centro la raccolta delle firme e attraverso queste riprendere il controllo della politica e della democrazia.
Roberto Morea