editoriali

Guerra o pace

di Roberto
Musacchio

Noi stiamo con Gino Strada, la guerra non è mai la soluzione.

Poi possiamo aggiungere tutti i contro necessari.

Contro Putin, l’autocrate figlio di ciò che si è voluto diventasse la Russia a causa dell’anticomunismo e dello stalinismo.

Contro la Nato che sopravvive alla fine del Patto di Varsavia e semina guerre e tensioni.

Contro l’Atlantismo, termine infausto come tutti quelli che trasformano la geografia in ideologia.

Contro la UE armata che è il tradimento più grande alle promesse del mai più guerre del 1945. Ancora più grave perché quella guerra fu l’Europa a incubarla, come la prima mondiale.

Contro il complesso militare finanziarizzato che vive di morte organizzata.

Contro un capitalismo che si arricchisce sui vaccini privandone con i brevetti i più, e con le guerre.

Il pacifismo ha sempre avuto ragione.

Negli anni ’80 contro i missili USA e URSS e per una Europa di pace, dall’Atlantico agli Urali.

Contro le guerre come quella Afghana terminata con la riconsegna ai talebani, prima eroi contro i comunisti sovietici e poi mostri.

Contro la dissoluzione della Yugoslavia.

Ci avete sconfitti tutti voi, signori della guerra, oligarchi di vecchi e nuovi imperi, signori della finanza e del dominio su vivente e conoscenza, spacciatori di “valori a valore alterno”, sì il Kosovo, gli Ucraini, no i Palestinesi, i Curdi, il Donbass.

Le vostre guerre hanno ucciso milioni di persone, direttamente e indirettamente, sotto le bombe o costrette ad esili senza accoglienza. Oggi gli Ucraini, i Russi, gli abitanti del Donbass.

Avete reso concreto l’indicibile. La terza guerra mondiale è possibile. Lo ha detto Biden.

Questa volta a perdere dovete essere voi. Altrimenti non ce ne sarà un’altra.

Viva la pace.

 

 

Roberto Musacchio

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