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Granarolo: no all’equiparazione di nazismo e comunismo

di Francesca
Sparacino

Al Consiglio comunale del 26 ottobre di Granarolo dell’Emilia (BO) si è discussa la mozione avanzata da me per il Partito della Rifondazione Comunista e da Silvia Aldrovandi per il gruppo Insieme per Granarolo (lista civica di centro sinistra), contro l’equiparazione, operata dal Parlamento europeo con la risoluzione del 19 settembre 2019, di nazismo e comunismo.

La discussione della mozione ha provocato, provenienti dalle liste “Prima Granarolo” (FDI, LEGA, FORZA ITALIA) e “Alternativa per Granarolo” (lista civica di destra), i soliti slogan tipici del revisionismo neofascista, dai richiami all’Unione sovietica ai mai tramontati slogan sulle foibe, ai gulag fino all’accusare la Cina di aver favorito il diffondersi del Covid.

Su tali temi la storia e i fatti, nonostante i soliti revisionismi, sono chiari. L’Unione sovietica, pur con i suoi difetti e con il suo regime di allora, regime che è cambiato diverse volte dal 1922 al 1991, ha pagato il più alto prezzo di vite umane per debellare il nazifascismo dall’Europa.

Lo stesso vale per i partigiani comunisti che hanno combattuto fianco a fianco a tutte le altre forze democratiche e al PCI che negli anni del dopoguerra è riuscito, in particolare in zone come la nostra e grazie a personaggi come Giuseppe Dozza, a garantire servizi di alto livello ai propri cittadini, stato sociale, partecipazione inclusiva del popolo alle decisioni collettive.

Si ricorda infine che dare un colore politico ad una pandemia che sta portando alla morte i nostri cari, anche qui a Granarolo, è indegno di un rappresentante dei cittadini. La Repubblica Popolare Cinese già a dicembre 2019, poco dopo la conferma dei test effettuati su alcuni pazienti sospetti, provvedeva ad informare l’OMS sulla situazione. La stessa Cina ha pubblicamente dichiarato le responsabilità in capo ai governanti locali di alcuni gravi ritardi nella comunicazione dei dati inerenti il virus, provvedendo a destituire e mettere sotto inchiesta della magistratura sia il Segretario del PCC della provincia di Hubei sia il Sindaco di Wuhan. La stessa RPC provvedeva ad inviare nelle province più colpite del nostro Paese medici qualificati che hanno dato un prezioso contributo alla gestione dell’emergenza, ciò insieme ad un altro Stato socialista, la Repubblica di Cuba.

Il testo della mozione

Mozione sulla risoluzione europea: “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”.

Per celebrare l’ottantesimo anniversario dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il 19 Settembre 2019 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione intitolata “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”.

Considerato che

Il testo presentato in Parlamento contiene dei punti condivisibili tra cui:

  • la necessità di mantenere vivo il ricordo del passato europeo, onorare le vittime e condannare i colpevoli per assicurare che tali crimini non si ripetano mai più e, inoltre, di ribadire una posizione unanime contro ogni potere totalitario, a prescindere da qualunque ideologia;
  • condannare il revisionismo storico e la glorificazione dei collaboratori nazisti e puntare l’attenzione contro il ritorno al fascismo, al razzismo, alla xenofobia e ad altre forme di intolleranza nell’Unione Europea che si manifestano anche attraverso la diffusione dell’incitamento all’odio online da parte di gruppi e partiti politici apertamente razzisti e xenofobi;
  • invitare gli Stati Europei a condannare e contrastare ogni forma di negazione dell’Olocausto, compresa la banalizzazione e la minimizzazione dei crimini commessi dai nazisti e dai loro collaboratori e a prevenirne la banalizzazione nei discorsi politici e mediatici;

Tenendo conto che

Numerose critiche sono state mosse al testo poiché i continui accostamenti ed equiparazioni tra nazismo e comunismo contenuti nella risoluzione rischiano di creare revisionismi storici impropri.

L’interpretazione dei fatti storici e la memoria europea non possono essere decise per via legislativa o per accordo politico e intervenire nella riscrittura della storia, assecondando fenomeni di rimozione, può essere pericoloso.

Pur comprendendo le motivazioni che hanno portato alla stesura del provvedimento, che deve tenere in considerazione l’inquadramento politico e la storia di tutti i suoi Paesi membri, analisi non accurate possono lanciare messaggi confusi, e contraddittori rispetto alle ricostruzioni accreditate dalla comunità scientifica degli storici, sulla storia d’Italia, di Granarolo e del nostro territorio;

Ritenendo che

qualsiasi parallelo tra comunismo e nazismo sia un falso storico, perché l’ideologia nazista ha prodotto un regime storicamente definito, responsabile di aberranti orrori lucidamente teorizzati, con un disegno razionale e coerente, come quello dell’olocausto. Fascismo e nazismo non sono opinioni ma crimini. Dal canto suo il comunismo è una realtà storica di lunga durata, che dal secondo dopo guerra in paesi come Italia e Francia ha saputo prendere le distanze dalle degenerazioni totalitarie e diventare un elemento fondamentale della vita democratica. Nel caso italiano, in particolare, revisionismi superficiali provocano la perdita della nostra identità e non rendono giustizia a generazioni e generazioni di comunisti che, lottando insieme ad altri democratici per liberare la Nazione dal nazifascismo, hanno contribuito alla nascita della Repubblica.

Pertanto si chiede che

il Consiglio Comunale si unisca alle richieste, già in essere, di revisionare o di scrivere una nuova risoluzione che ristabilisca la verità storica sulla Seconda Guerra Mondiale ed eviti equiparazioni inappropriate.

Si chiede inoltre al Consiglio Comunale di continuare a supportare le iniziative di tutti coloro, come l’ANPI, che vogliono tramandare gli eventi storici del nostro territorio, così come ricostruiti dalla comunità scientifica degli storici, con particolare riferimento alle nostre radici antifasciste.


Gruppo Consigliare PRC Granarolo dell’Emilia
PRC Terre di Pianura
GC Coordinamento Provinciale

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