Il Parlamento Europeo fa propria e rilancia sui social la seguente frase estrapolata dal discorso pronunciato dal Presidente Volodymyr Zelenskyy il 9 febbraio scorso : “ Questa guerra totale, non è solo per il territorio, dopo lo stile di vita europeo dell’Ucraina, vogliono distruggere lo stile di vita europeo in quanto tale”.
Che il Presidente Ucraino, anche al fine di motivare i suoi partner a continuare a sostenere il peso economico e militare della guerra, faccia ricorso a motivazioni “esistenziali” fa parte della missione che si è dato anche a fini interni, ma che la massima Istituzione Democratica Europea, dia a questa guerra la valenza di uno “scontro di civiltà”, alludendo così ad una guerra totale e indefinita sia nell’accrescimento dei mezzi di distruzione che nei tempi necessari per un obiettivo che altro non può essere se non l’annientamento del nemico, lascia senza parole.
Le parole le prendiamo da Edgar Morin : “possibile che non si riesca a trovare una strada differente?” e , aggiungiamo noi : non dovrebbe essere proprio il Parlamento Europeo a indicarla?
Con l’occasione vi suggeriamo la lettura del suo ultimo libro : Edgar Morin “ Di guerra in guerra, dal 1940 all’Ucraina invasa”.
P.S. In un Paese in cui al voto regionale partecipa oltre il 30% in meno rispetto alle elezioni precedenti, c’è materia per interrogarsi sulla crisi democratica, piuttosto che ricorrere alla consolatoria categoria del “nemico esterno”.
Pasqualina Napoletano e Roberto Musacchio