Questo è il titolo del libro, di cui sono uno degli autori, che ricostruisce il biennio di lotte che ha preceduto la straordinaria contestazione al G8 di Genova. Viene ripercorsa la genesi del “popolo di Seattle” e, attraverso un attento lavoro di indagine storiografica e di ampia documentazione, l’attenzione si concentra sull’esperienza napoletana della Rete No Global, tra i nuclei fondativi del movimento in Italia. Conoscere cosa è successo nelle “quattro giornate di Napoli” del marzo 2001, quando un movimento di massa contestò e fu duramente represso, serve a comprendere il luglio di Genova. La feroce repressione di Genova fu scatenata dal governo di destra di Berlusconi, ma la “mattanza” di Napoli fu gestita dal governo di centrosinistra di Giuliano Amato. Governi accomunati dalla volontà di spazzare via, attraverso la ferocia dei poteri politici e militari, un movimento di massa che dimostrava che l’anticapitalismo si può costruire nella realtà, che un altro mondo è possibile , oltre che necessario. Decine di attivisti ed esponenti della società civile, coordinati dal curatore del libro Daniele Maffione, hanno contribuito alla costruzione di un racconto corale sulla capillarità e radicalità del movimento. Il libro vuole anche ripercorrere la memoria di un movimento di massa che il potere ha tentato di ridurre ad episodio di ordine pubblico. Napoli e Genova, invece, ci parlano ancora e alludono alla necessità dell’anticapitalismo.
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Da Seattle a Genova
di Giovanni
Russo Spena