Quasi 400 le presenze dal vivo o in zoom, oltre 1300 le visualizzazioni sulle pagine di FB che trasmettevano in diretta. Senza contare la partecipazione sulle pagine estere che trasmettevano in spagnolo, portoghese, francese e d inglese in diversi paesi del mondo.
Sta anche nei numeri il successo del seminario “Curia ed incuria: il mondo alla prova della pandemia e oltre… Pensieri e pratiche femministe” organizzato dal gruppo Femm della Società della Cura in partnership con Global Dialogue for Systemic Alternatives,Transform!Europe e Società della Cura.
Ma dove il seminario ha dato il meglio di sè è stato nei contenuti. Gli interventi delle relatrici, provenienti da molti Paesi del mondo, hanno dato un quadro utilissimo della condizione delle donne, un quadro ancora fortemente segnato ovunque, da ineguaglianza, esclusione, violenza. Specie per le donne di classe impoverita e migranti. Una costatazione questa che rifugge da ogni vittimismo ma che serve a rendere evidente quanto capitalismo , razzismo e patriarcato agiscano in sintonia e quindi quanto sia necessario, se si vuole lottare per un differente modello di società, considerarne l’interdipendenza.
Il seminario ha dimostrato altresì che le donne non sono rassegnate ma lottano, in ogni parte del mondo, dando vita a pratiche di neo-mutualismo, autogestione, resistenza capaci di indicare alternative concrete.
Pratiche che sarebbe bene far convergere per dare loro più forza.
Per ora mi fermo qui. Sul prossimo numero pubblicheremo un articolo più dettagliato che dia conto della ricchezza del seminario e ne illustri meglio i contenuti.
Intanto chi volesse seguire la differita delle due sessione in cui si è articolato il seminario li può trovare a questi link:
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Nicoletta Pirotta